Decisamente curioso l’animale scoperto in Giappone: una lumaca di mare in grado di far crescere completamente il proprio corpo anche dopo che le viene tagliata la testa. Un caso di rigenerazione biologica decisamente estremo che ha attirato l’interesse di autorevole testate, a cominciare da IlSole24Ore, arrivando fino al New York Times. La scoperta è avvenuta per caso, e quindi l’evento è stato ricreato in laboratorio, e a portarla alla luce è stata la ricercatrice di biologia Sayaka Mitoh: la ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Current Biology e potrebbe aiutare la medicina a meglio studiare la ricrescita dei tessuti umani.



Mitoh, come scrive Ap, “ama studiare le lumache di mare giapponesi perché sono piccole, strane ma carine” e possono fare “una breve fotosintesi, come una pianta che trae nutrimento dal sole”. Quando hanno visto una lumaca di mare letteralmente decapitarsi la testa ma continuare a muoversi e a vivere, Mitoh, insieme al professor Yoichi Yusa della Nara Women’s University, hanno deciso di decapitarne altre 16: di queste, sei si sono rigenerate e tre sono sopravvissute.



LUMACA DI MARE AUTOTOMA: “E’ IL CASO PIU’ ESTREMO MAI VISTO”

La pratica di amputarsi volontariamente alcune parti del corpo, è nota nel mondo animale con il termine di “autotomia”, ed è diffusa soprattutto fra i rettili, i crostacei, gli insetti, le miriapodi e le aracnidi: è semplicemente una strategia di difesa per distrarre il predatore, come ad esempio la famosa coda della lucertola che continua a muoversi mentre il corpo della stessa si mette in salvo. “Ma questo – ha commentato Yusa descrivendo ancora la lumaca – è il caso più estremo di autotomia. Alcuni animali possono autotomizzare le gambe o appendici o code, ma nessun altro animale perde tutto il corpo”. Attraverso tale tecnica le lumache di mare combattono i parassiti, mentre il fatto di poter sopravvivere anche senza cuore deriva da una dieta a base di alghe, attraverso cui fotosintetizzano i nutrimenti dalla luce del sole e dall’ossigeno per una decina di giorni, come fanno le piante. Nicholas Curti, professore di biologia all’Ave Maria University, ha aggiunto: “Una meraviglia della natura ma la comprensione dei meccanismi molecolari sottostanti coinvolti potrebbe aiutarci a capire come le nostre cellule e tessuti possono essere utilizzati per riparare i danni”.