Un’invasione di lumache giganti nella zona di Port Richey, in Florida, costringerà le città della contea di Pasco a rimanere in un regime di pseudo quarantena per i prossimi tre anni. Si tratta infatti di creature invasive, provenienti dall’Africa, che hanno la capacità, purtroppo, di trasmettere un parassita pericoloso per la salute dell’uomo, denominato “verme polmonare dei topi”. Proprio dal suo nome si intuisce quali organi vada a colpire e, tra le altre cose, può addirittura provocare la meningite.



Come dovranno comportarsi i residenti, con l’emergenza lumache giganti attiva sul territorio? Sarà del tutto vietato spostare piante, suolo, rifiuti di cortile, detriti, compost e materiali da costruzione al di fuori della zona delimitata, così da cercare di azzerare il rischio di contagio. Il Dipartimento dell’agricoltura e dei servizi ai consumatori della Florida (FDACS) ha confermato che l’areanella quale si sono palesate le lumache giganti è stata prontamente messa in quarantena già dal giorno successivo, esortando chiunque avvisti uno degli esemplari pericolosi ad avvertire immediatamente il Dipartimento dell’Agricoltura, non toccandolo per alcun motivo con le mani.



LUMACHE GIGANTI IN FLORIDA: “CI VORRANNO TRE ANNI PER RIMUOVERLE”

Christina Chitty, responsabile della comunicazione del FDACS, ha dichiarato ai microfoni dell’emittente televisiva CNN che probabilmente ci vorranno almeno tre anni per sradicare la popolazione di lumache giganti che infesta la contea. Esse, infatti, non hanno predatori naturali che possano cacciarle e ognuna di loro può vivere sino a nove anni. Il Dipartimento dell’Agricoltura della Florida ha optato al tempo stesso per l’utilizzo di un trattamento teso a rimuovere la presenza di questo parassita dal territorio: esso è identificabile nell’impiego di un pesticida chiamato metaldeide, che non causa problemi alle coltivazioni.



Le lumache giganti possono essere lunghe sino a 20 centimetri, di fatto le dimensioni tipiche di un topo, e arrivano a produrre sino a 2500 uova l’anno, dal momento che possono generare covate di uova ogni due o tre mesi. La loro detenzione è illegale negli Stati Uniti d’America, ma c’è chi le alleva di nascosto e, di tanto in tanto, le perde, provocando un evidente caos a livello sanitario e sociale.