È la notte della luna blu. Oggi, domenica 22 agosto 2021, uno spettacolo scientifico e astronomico si paleserà in cielo, anche se la sua denominazione non ha nulla a che spartire con la tonalità cromatica del nostro satellite, che non varierà affatto rispetto a quella che siamo abituati a osservare dal nostro terrazzo di casa. Il termine “luna blu” viene utilizzato per indicare semplicemente la terza luna piena di una stagione che ne ospita quattro. Un evento insolito, ma non raro, che si ripete all’incirca ogni due anni e mezzo: il prossimo sarà nel 2024.
Peraltro, la luna piena sarà accompagnata dai due pianeti giganti, Giove e Saturno, che si trovano nel periodo di massima visibilità: “In media abbiamo una Luna piena al mese, in quanto il nostro satellite impiega 29,5 giorni, ossia poco meno di un mese, per completare il suo ciclo – ha spiegato ai microfoni dell’agenzia di stampa ANSA l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope –. Per questo motivo accade che, di tanto in tanto, abbiamo 13 volte la Luna piena in un anno”.
LUNA BLU: TERZO DEI QUATTRO PLENILUNI DELL’ESTATE 2021
Come riferisce ancora l’ANSA, nel mondo anglosassone, per definire questa luna piena “aggiuntiva”, si utilizza il termine “Blue Moon”, in quanto negli anni Trenta l’almanacco dei contadini del Maine conteneva questo termine riferito alla terza luna piena in un’estate che ne ospita quattro. Poi, però, questa definizione è stata interpretata negli anni Quaranta in maniera totalmente sbagliata da parte di un autore della rivista “Sky & Telescope”, che ha così finito per diffondere la definizione di “Luna blu” in merito alla seconda luna piena nello stesso mese.
“La Luna del 22 agosto – ha aggiunto Paolo Volpini dell’Unione Astrofili Italiani (Uai) – permetterà anche ai meno esperti di poter riconoscere più facilmente in cielo i due pianeti giganti, Giove e Saturno, che nelle ore centrali della notte culmineranno a sud: a pochi giorni dalla loro opposizione, appaiono più grandi e luminosi del solito”. Una notte da non perdere, una notte da trascorrere con il naso all’insù.