La Luna potrebbe essere più ricca d’acqua di quanto pensiamo. Gli scienziati già sanno che la Luna ha riserve di acqua nei ghiacci perenni nelle regioni in ombra collocate ai poli, ma ora hanno individuato un’altra inaspettata fonte di questo preziosissimo liquido. Come rilancia il Daily Telegraph, gli scienziati ritengono che le perle di vetro rinvenute nel suolo lunare siano in realtà infuse di molecole d’acqua. Una scoperta, questa, che potrebbe riservare incredibili vantaggi per i futuri astronauti.



L’acqua contenuta in queste perle di vetro sarebbe relativamente facile da estrarre, e la sua presenza conferma le prove dell’esistenza di un ciclo continuo dell’acqua sulla Luna. Queste perle potrebbero quindi rappresentare una svolta per i viaggi in direzione del nostro satellite, per ricavare acqua da bere ma anche da impiegare come carburante. Il professor Lewis Dartnell, astronomo dell’Università di Westminster interpellato dal Daily Telegraph, ritiene che “queste perle di vetro possono agire come una spugna, assorbendo l’acqua che si diffonde attraverso la regolite (la superficie lunare, ndr)“.



Acqua sulla Luna, l’incredibile scoperta delle perle di vetro: “sosterrà l’umanità”

Questa nuova, inaspettata fonte di acqua sulla Luna è stata analizzata da un team di ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze e pubblicata in uno studio su Nature Geoscience. Gli scienziati hanno esaminato le perle di vetro raccolte dalla missione Chang’e 5 e hanno scoperto che il vetro è stato creato quando meteoriti si sono schiantati sulla superficie della Luna, causando l’espulsione del suolo lunare è stato espulso nell’aria, dove si è riscaldato rapidamente ed è poi precipitato nuovamente sulla superficie, trasformato appunto in perle di vetro.



Gli scienziati ritengono che possano esserci 270 miliardi di tonnellate d’acqua immagazzinata in queste perle di vetro nel suolo lunare. Quando l’acqua evapora e si perde, essa viene reintegrata dall’idrogeno del vento solare che si lega con l’ossigeno del suolo lunare, fornendo così la prova di un ciclo continuo che offre una fonte d’acqua anche sulla Luna. Per il professor Dartnell, “la presenza di acqua sulla superficie lunare è importante perché sarebbe una risorsa cruciale per sostenere l’abitabilità umana a lungo termine” in quanto “è necessaria per bere, naturalmente, ma può essere anche essere scissa usando l’elettrolisi per creare ossigeno da respirare negli habitat”.