Lunetta Savino si è raccontata oggi a La vita in diretta, al cospetto di Lorella Cuccarini: “Da bambina non ero una disubbidiente, un po’ dispettosa, molto curiosa, osservavo il mondo degli adulti”, ha esordito. Riguardando una sua foto da piccola ha commentato: “dentro di me porto ancora l’allegria, l’ironia, la curiosità ma anche la determinazione”. E proprio da giovanissima emerse in lei quella vocazione al far ridere, a prendere e prendersi gioco di sé e degli altri, “ma poi da quello non ho fatto la mia carriera. Non mi hanno preso ai casting per comica e alla fine sono contenta perchè io volevo fare l’attrice. Quando è arrivato Un medico in famiglia è stata l’occasione giusta”, ha ammesso. Nella fiction Rai vestiva i panni di Cettina, molto amata perchè “simpatica, è una squinternata, era la tata che tutti avrebbero voluto avere ma anche la vicemadre, senza esserlo, una sorta di Mary Poppins dei giorni nostri”. A tal proposito non poteva mancare il messaggio di Enrico Brignano, suo fidanzato storico nella serie: “quanto tempo è passato! Eri la mia fidanzata, l’eterna fidanzata di Un medico in famiglia, abbiamo fatto grandi cose insieme, ti auguro una straordinaria vita, col cuore!”. Parlando d’amore, oggi ha ritrovato a distanza di tempo questo sentimento. Qual è il suo attuale sguardo: “E’ uno sguardo vivo, dinamico, siamo due vivaci e diversi”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



OGGI OSPITE A LA VITA IN DIRETTA

L’attrice Lunetta Savino è oggi ospite de La vita in diretta su Raiuno. In questo momento al cinema con il film “Rosa” diretta dalla regista Katja Colja, alla sua opera prima, Lunetta ha raccontato a Adnkronos Live la scena che l’ha vista coinvolta e che è destinata in qualche modo a far discutere. Nel film, l’attrice pugliese interpreta una donna non più giovanissima che pratica autoerotismo senza alcun tabù. “Ero un po’ preoccupata. Ma poi è stata fatta con grande delicatezza, dietro la cinepresa c’era un uomo ma molto sensibile, ed è stato tutto molto naturale. E’ come qualcuno che spia l’intimità di Rosa, io sono stata al gioco e ho accettato di mostrare anche il mio corpo non perfetto”, ha spiegato. Con questa scena Lunetta ha contribuito anche a far cadere quello che fino ad oggi resta uno dei tabù più grandi. Al centro della pellicola, Rosa, donna sessantenne che affronta il dolore della perdita della figlia insieme al marito. Il modo in cui riuscirà a reagire sarà del tutto diverso rispetto a quello dell’uomo grazie ad un nuovo mondo scoperto grazie alla figlia scomparsa ed a ciò che racchiudeva in un cassetto.



LUNETTA SAVINO, IL SUO SOGNO NEL CASSETTO

Lunetta Savino deve molto al femminismo in lei innato, non solo nella sua vita privata ma anche in quella professionale. La sua ultima interpretazione nel film Rosa ne è l’ulteriore conferma. L’attrice, a tal proposito, ha anche commentato ciò che a suo dire c’è ancora da fare per le donne: “Anche se piccoli passi sono stati fatti, bisogna agire a livello di relazioni umane, di piccoli pensieri e soprattutto prendendo atto che le donne sono più della metà e quando raggiungono posti apicali e dicono la loro, fanno bene e dicono cose originali, nuove e importanti”, dice. La celebre “Cettina” conosciuta nella fiction di successo Un medico in famiglia, ha ancora qualche sogno nel cassetto in merito alla sua professione in quanto ad oggi mancherebbe ancora un ruolo da interpretare. “Un’eroina tragica, una Medea. Questo è quello che manca al mio repertorio. Io lo sto dicendo un po’ in giro, poi vediamo…”, ha concluso ironica. Chissà se il suo appello sarà preso presto in considerazione.

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