Questa sera, su Canale 5 alle ore 21.20, andrà in onda un vero e proprio capolavoro cinematografico e che, ai tempi, lanciò una giovanissima Scarlett Johansson verso il successo. Stiamo parlando de “L’uomo che sussurrava ai cavalli” di Nicholas Evans e non molti sanno che la pellicola racconta la storia vera di Dan Brannaman – noto con lo pseudonimo di Buck – che ha ispirato anche un documentario omonimo prodotto nel 2011.



Ma qual è la storia vera che ha ispirato il film “L’uomo che sussurrava ai cavalli”? Come anticipato, la narrazione parte dalla figura di Buck – soprannome di un cowboy di nome Dan Brannaman – dotato di una qualità decisamente particolare. L’uomo riesce infatti a rendere mansueto qualsiasi cavallo, anche il più irascibile e irrequieto. Il talento del protagonista della storia vera che ha ispirato il film L’uomo che sussurrava ai cavalli ha però alle spalle un’infanzia difficile, alle prese con le violenze di suo padre.



L’uomo che sussurrava ai cavalli, la storia vera di Buck: il racconto del regista

Non molti sanno che il regista de L’uomo che sussurrava ai cavalli – Cindy Meehl – aveva conosciuto personalmente Buck – protagonista della storia vera – rendendosi conto della sua arte incredibile nel prendersi cura dei cavalli. “Fu la prima volta che lo vidi e m mostrò che tutto ciò che avevo fatto con i cavalli era sbagliato” – raccontò il regista, come riporta MoviePlayer – “Ho capito che mi stava insegnando a parlare la lingua dei cavalli; non erano destinati ad essere schiavi”.



Dan Brannaman, alias Buck – protagonista della storia vera che ha ispirato il film L’uomo che sussurrava ai cavalli – utilizzava una tecnica unica per addestrare i cavalli. Piuttosto che utilizzare i classici dettami rigidi e ‘scolastici’ entrava quasi in empatia con gli animali applicando la “Natural Horsemanship”.