«Renzi è stato solo la spia finale di un Governo che per un anno ha continuato a galleggiare tenuto in vita dall’emergenza Covid»: così Maurizio Lupi prima di entrare alla Camera ad assieme al discorso del Premier Conte sulla crisi di Governo (qui tutte le info e le reazioni). Per il leader di “Noi con l’Italia” la posizione resta compatta nelle file del Centrodestra, con dunque nessuna possibilità di votare la fiducia al Presidente del Consiglio per il probabile a questo punto “Conte-ter”.



«Il collante di un Governo non può mai essere l’emergenza e il togliere la libertà ai cittadini: la risposta deve essere la capacità di rispondere a queste emergenze, Covid ed economica», rilancia Lupi ai cronisti parlamentari accalcati fuori da Montecitorio. «Se pure Zingaretti critica il suo stesso governo (“ha fatto molto errori”, “va cambiato passo”) qualcosa che non va c’è. Se fossi in Conte anche se avessi maggioranza relativa alla Camera e al Senato andrei dal presidente della Repubblica e mi dimetterei», rilancia Lupi



CONTE APRE A FORZE POPOLARI ED EUROPEISTE, MA LUPI…

Nel suo discorso alla Camera – che ripeterà domani al Senato – il Presidente Conte ha scaricato ufficialmente Italia Viva aprendo però ai cosiddetti “costruttori-volenterosi” in un passaggio che farà molto discutere: «sarebbe bello acquisire il contributo politico di chi si colloca nelle più nobili tradizioni liberali, europeisti, popolari e socialiste». Un passaggio che sembra parlare direttamente ad Azione Calenda, +Europa ma anche a Forza Italia e Noi con l’Italia: poco prima di entrare alla Camera però Lupi aveva già fatto capire la sua posizione, «O c’è un Governo autorevole in grado di governare con i numeri in Parlamento o la strada migliore è quella delle Elezioni». Insomma, voto subito perché ad oggi il Governo Conte è «debole perché manca sui numeri e sui contenuti». Ad AgenPress solo ieri lo stesso Lupi aveva sottolineato «Quelli che loro una volta chiamavano traditori ora stanno diventando costruttori e responsabili. Quelli che nella loro storia non erano attaccati alla poltrona stanno facendo di tutto pur di restarci. Mi sembra che Conte sia la riedizione. L’acquisto di parlamentari non rientra nella nostra cultura, ma è legittimo che ci sono delle maggioranze verificarlo. Vedremo se al Senato e alla Camera il Governo Conte supererà la maggioranza», 161 e 315, rispettivamente, le soglie necessarie.

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