«Una domanda a chi minaccia il voto anticipato (contro il quale non ho nulla) e che però ci chiude in casa: il virus c’è per chiudere scuole, ristoranti e negozi e sparisce d’incanto per mandare 50 milioni di italiani alle urne? Siate seri», così scrive su Twitter il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi nel contestare le ultime polemiche tese nella maggioranza in vista di una potenziale crisi di Governo a gennaio. Dopo gli ultimatum di Renzi, il capo delegazione al Governo per il Pd (Dario Franceschini) ha minacciato le urne contro le intemerate di Italia Viva «Se si apre la crisi si va al voto. E sarà Conte contro il centrodestra, ce la giochiamo», ma per Lupi è sbagliato proprio il presupposto all’origine: «Non ho nulla contro l’ipotesi di risolvere una crisi di governo con il voto degli italiani, ho solo una domanda da fare a chi da giorni da un lato minaccia le elezioni anticipate e dall’altro blocca in casa le famiglie, non fa frequentare la scuola agli studenti, chiude ristoranti e negozi, non permette spostamenti».



La pandemia Covid-19 c’è dunque oppure no, si chiede Lupi nella nota diffusa in giornata: «A febbraio, ipotetica data  delle elezioni in caso di crisi, ci dobbiamo aspettare i 40mila morti  annunciati dal professor Ricciardi, scuole chiuse, paese in lockdown o 50 milioni di italiani in coda alle urne? Una politica di annunci, di paura, di minacce inattuabili non è quello di cui il Paese ha bisogno. Smettetela».



LUPI: “INACCETTABILE IL GOVERNO SULLA MATURITÀ”

Per l’ex Forza Italia Maurizio Lupi tanto è inaccettabile la crisi “paventata” quanto le decisioni che la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina si appresta a prendere su scuola e Maturità 2021: «che fretta ha la ministra Azzolina di stabilire gia’ a dicembre che gli esami di maturità di giugno si terranno nella forma breve, cioé senza scritti, come nello scorso anno scolastico? Sembra incredibile ma e’ successo, con un emendamento alla legge di bilancio presentato nottetempo dai 5 Stelle alla commissione Cultura della Camera e chiaramente ispirato dal ministero dell’istruzione». Il “blitz” dei grillini per blindare la Maturità nella sua forma “breve” viene ampiamente contestata da tutto il Centrodestra, con Lupi che arriva a definire «schizofrenica» l’azione del Governo col Miur: «da una parte si dichiara la necessita’ assoluta che gli studenti tornino in classe perché quella a distanza non e’ vera scuola, dall’altra nulla si fa sui trasporti perché questo possa realmente succedere. Da una parte si parla di formazione, preparazione, serietà degli studi, dall’altra, sei mesi prima degli esami, si dice gia’ agli studenti che la maturità sarà facilitata».



Se su giugno si poteva intuire il motivo di un esame di maturità più “blando”, ora non è più accettabile: «non si capisce assolutamente questa rassicurazione agli studenti che non farà che mettere in difficolta’ i loro professori, ma che soprattutto metterà in difficolta’ gli studenti stessi quando, all’università o nel mondo del lavoro si accorgeranno che cosa vuol dire aver perso quasi due anni di scuola».