Da dentro il Governo ma con un ruolo marginale come impone il suo piccolo partito in area Centrodestra (Noi con l’Italia), Maurizio Lupi valuta bene il Premier Draghi nella decisione di riaprire le scuole (fino alla prima media) con il prossimo Decreto Covid, ma chiede molto di più anche per tutti gli altri settore del Paese in crisi. «Non e’ tempo di tifoserie su riaperture o chiusure del Paese. Il presidente del Consiglio in Parlamento è stato chiaro: bisogna dare un messaggio di fiducia alla gente, mentre si incrementa la campagna vaccinale dobbiamo iniziare a pianificare le riaperture», spiega l’ex Ministro del Governo Renzi in una nota pubblica.
Come sta avvenendo settimana dopo settimana in Inghilterra, le riaperture “graduali” già programmate da un mese hanno avuto il merito di dare da un lato fiducia e speranza alla popolazione e dall’altro sono servite a dare “ritmo” alla campagna vaccinale con maggiore “pazienza” da parte dei cittadini e dei lavoratori ancora in “lockdown”. Per Lupi “pianificare” si avvicina esattamente a questo concetto già visto in questi giorni Oltre Manica: «Pianificare vuol dire: entro questa data contiamo di riaprire queste attività, entro quest’altra data riapriranno questi altri settori. Si comunicano certezze, in base alle quali imprenditori e famiglie fanno i loro programmi».
LE RIAPERTURE E LA CHIAREZZA
Mentre oggi pomeriggio Regioni e Governo tornano a confrontarsi assieme al Premier Mario Draghi sul piano vaccini e le prossime regole del Decreto Covid 7-30 aprile 2021, è proprio il tema delle riaperture che pone il Centrodestra in una posizione di aperta distanza dagli altri alleati di maggioranza. «Tenere tutto chiuso e fermo indipendentemente dai dati sanitari è impensabile. Assurdo vietare gli spostamenti in Italia e consentire vacanze all’estero», ha detto Matteo Salvini ai Presidenti di Regione in quota Lega in un incontro in video-collegamento avvenuto questa mattina. Messaggio non dissimile da quanto Forza Italia e Noi con l’Italia ripetono da giorni sempre all’interno del Governo: «Sulla scuola c’e’ finalmente un orientamento chiaro del presidente del Consiglio, pur con ancora troppi distinguo nella maggioranza che lo sostiene. Serve un orientamento che dia una prospettiva anche al settore della ristorazione, delle fiere, dei congressi e degli eventi, del turismo. Certo, si continuano a controllare i dati e si decide solo in base ad essi, ma non si capisce perché se una regione ha dati da zona gialla debba essere in arancione, o perché si possa da Roma andare a Maiorca ma non a Orbetello».
In ultima analisi, conclude il leader di Noi con l’Italia, se i dati dicono che, nonostante la campagna vaccinale, è in arrivo un’ulteriore ondata della pandemia «se ne terra’ conto e si rivedranno i piani. Gli italiani capiranno, come hanno fatto sino ad adesso, ma non si può tenerli appesi a decisioni dell’ultimo minuto prospettando solo il prolungamento delle chiusure mentre vengono diffusi messaggi del tipo “a giugno immunità di regge”». Secondo Lupi, la fiducia «si trasmette solo con la chiarezza».
Basta con le tifoserie su riaperture o chiusure del Paese. Draghi è stato chiaro: bisogna dare un messaggio di fiducia alla gente e, mentre si incrementano i vaccini, dobbiamo iniziare a pianificare le riaperture. Non vuol dire ignorare i dati, ma studiarli per dare soluzioni.
— Maurizio Lupi (@Maurizio_Lupi) March 29, 2021