Nel suo intervento alla Camera dei Deputati, il leader di “Noi con l’Italia” Maurizio Lupi chiede al Governo di accelerare fin da subito non solo sul fronte vaccinale ma anche su quello delle riaperture: «Quello che le persone chiedono non è il diritto all’assistenza, ma è il diritto di tornare a essere protagonisti delle proprie vite, il diritto di avere una dignità data dal proprio lavoro e le categorie che stanno protestando lo fanno proprio per raccontare questo disagio che conosciamo e per chiedere certezze sul loro futuro», spiega l’ex Ministro dei Trasporti (Governo Renzi, ndr) a Montecitorio.



Nei prossimi giorni, come spiegato oggi dalla titolare degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, il Governo si riunirà sì assieme alle Regioni per dirimere le riaperture da approntare tra fine aprile e inizio maggio: occorre però fare in fretta, dice Lupi, dato che la pandemia sanitaria non è l’unico dramma in corso. «Non sono solo i dati sanitari ad essere drammatici, lo sono anche quelli economici e sociali: in un anno, nonostante il blocco dei licenziamenti, abbiamo perso 1 milione di posti di lavoro e la tensione sociale continua a crescere. Sapevamo tutti sarebbe successo».



”CAOS SU RIAPERTURE, SERVE PROGRAMMARE RIAPERTURE

Gli scontri avvenuti ieri proprio davanti alla Camera (come anche a Milano, a Napoli e in altre città d’Italia) tra le forze dell’ordine e i ristoratori-ambulanti in proteste sono sotto gli occhi di tutti: di certo – prosegue Lupi nel suo intervento in aula – «vanno sottoscritte la condanna delle violenze e la solidarietà alle forze dell’ordine per gli scontri di ieri a Montecitorio». Di contro però, non è neanche accettabile il “far finta di niente” e ritenere come tutta una contestazione politica quanto visto nelle piazze italiane: «on possiamo più non capire e non comprendere le ragioni che portano le persone alla protesta. Non si può continuare a chiedere ai cittadini di vivere nell’incertezza e nella paura dopo oltre un anno che si combatte questa pandemia».



Le proteste sono uno dei segnali – non certo l’unico – di quanta esasperazione alberga l’animo degli italiani: commercianti, partite iva, ristoratori, insomma tutto il popolo dei “non garantiti”. A loro Lupi riserva il passaggio finale nell’appello lanciato al Governo Draghi: «Sappiamo che c’è un piano di vaccinazione, perché contemporaneamente non si riprogrammano le riaperture con un meccanismo automatico, come quello delle zone bianche-gialle-arancioni-rosse, invece di continuare con questi ‘’stop and go’’?». All’uscita dalla Camera, ai microfoni di ItalPress, il leader di Noi con l’Italia aggiunge «Le violenze non sono accettabili ma non possiamo fare finta di niente. La fiducia si da’ con la certezza della programmazione delle riaperture».