Il Governo si appresta a varare il nuovo Dpcm dopo giorni di discussioni in merito, sostanzialmente, ad un unico tema ovvero la chiusura o meno delle scuole a fronte del rialzo contagi per le varianti Covid: per il Presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi la linea che potrebbe prendere l’esecutivo non è affatto soddisfacente, «Leggo da anticipazioni stampa che il nuovo Dpcm prevederebbe la chiusura delle scuole anche nelle regioni in zona gialla in base a un parametro di 250 contagiati su 100mila abitanti. Non capisco. Le parole del presidente del Consiglio sui limiti della didattica a distanza mi erano sembrate chiare. Teniamo aperto tutto e chiudiamo le scuole?».
Lupi – che pure appoggia questo Governo e ha convintamente votato la fiducia il 17 febbraio scorso – reputa dannosa la linea che porrebbe chiusure ulteriori anche in zona arancione e gialla. «Bambini e ragazzi non potranno sedere nella stessa classe ma potranno farlo in pizzeria? Libero accesso ai centri commerciali ma non alla scuola? Presto apriremo i cinema e chiudiamo le scuole? C’e’ un senso a tutto questo? Mi auguro che quelle apparse sui siti dei giornali – conclude l’ex Forza Italia – non siano anticipazioni ma solo indiscrezioni non verificate, insomma, che siano false».
SCUOLE & DPCM, COSA CAMBIERÀ
In attesa di ricevere dai Ministri Speranza e Gelmini in conferenza stampa (ore 18.45 diretta da Palazzo Chigi, non ci sarà il Premier Draghi) le novità sulle regole, al momento la linea presa dal Governo nel nuovo Dpcm dovrebbe prevedere scuole chiuse con Dad al 100% solo in zona rossa: è invece data facoltà alle Regioni e ai Comuni di poter chiudere ulteriormente gli istituti nelle aree dove si superasse la soglia di incidenza di 250 casi ogni 100mila abitanti. Nel suo discorso in Parlamento per la fiducia, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ribadiva con forza «Le ragazze e i ragazzi hanno avuto, soprattutto quelli nelle scuole secondarie di secondo grado, il servizio scolastico attraverso la Didattica a Distanza che, pur garantendo la continuità del servizio, non può non creare disagi ed evidenziare diseguaglianze».
Occorre capire se la linea di Lupi – vicino in questo alla posizione del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – verrà confermata o meno in sede di nuovo Dpcm: di certo, permangono alcune distanze con le Regioni a partire dal Governatore Veneto Luca Zaia che al Governo stamattina ha fatto presente come il parametro dei casi per abitante «penalizza le regioni che fanno più tamponi» mentre il Presidente della Conferenza Regioni Stefano Bonaccini (Governatore Emilia Romagna) chiede con forza un bonus per le famiglie che lavorano e avranno i bambini a casa per le chiusure locali o nazionali. La road map al momento resta però la stessa: Dad al 100% in zona rossa con tutte le scuole chiuse (anche elementari e medie), didattica in presenza 50-75% alle superiori in zona arancione e gialla ma resta il “nodo” delle soglie che potrebbero vedere misure differenziate a seconda dei singoli territori.