DANIELE LUTTAZZI SMONTA LO “SCHEMA FABIO FAZIO”
Da Fabio Fazio a Lucia Annunziata, è tutta una levata di scudi da sinistra contro la “nuova” Rai delle nomine di Roberto Sergio, l’ad scelto dal Governo Meloni per guidare il servizio pubblico dopo l’era Fuortes. Sul “Fatto Quotidiano” è un ex epurato di lusso nella Rai dai tempi di Berlusconi – il comico Daniele Luttazzi – a lanciare più di un attacco al presentatore ligure che ha deciso di dimettersi dalla Rai per passare a Nove (Discovery) con un contratto da “top” ma dalle cifre ancora tutte da scoprire.
«Fabio Fazio ha infarcito di balle vittimistiche il racconto del suo rapporto lavorativo con la Rai», scrive Luttazzi dopo il passaggio del presentatore alla rete privata. «I giornalisti amici (pidini e/o scuderia Caschetto e/o gruppo Gedi e/o ex collaboratori di Fabiofazio) hanno subito strumentalizzato la vicenda per fare propaganda anti-governativa», punzecchia ancora il comico e autore, «evocando a sproposito l’editto bulgaro; e per sminuire le critiche al programma costosissimo hanno ripetuto in coro che si ripagava con la pubblicità». In una intervista al “Fatto” nel 2020 fu lo stesso Fazio che raccontò «Mi dicono che il mio programma è interamente coperto dalla pubblicità». Ebbene, per Luttazzi tanto quella spiegazione quanto quella data nell’ultima puntata di “Che tempo che fa” non regge molto: «Fra quanti hanno riportato per l’ennesima volta lo schemino paraculo di Fabio Fazio (che nell’ultima versione è: “Il programma costa 450mila euro, 15 secondi di pubblicità costano 40mila euro. Considerando 16 minuti di pubblicità, si fa presto a comprendere costi e ricavi”), solo Francesca Petrucci ha avuto l’onestà intellettuale di puntualizzare che “a onor del vero, tuttavia, bisogna aggiungere che non si hanno dati precisi dai bilanci Rai”».
“RAI NON PUBBLICA GLI INTROITI PUBBLICITARI”: L’ATTACCO DI LUTTAZZI E L’INTERROGAZIONE DI GASPARRI
Secondo Daniele Luttazzi è vero che la Rai non comunica gli introiti dei singoli programmi, bensì fa rendere noto un conto unico che fa capo alla voce “Rai Pubblicità”. Parlando dell’edizione 2017 di Che tempo che fa – all’epoca su Rai 3 – la Rai svelò, scrive ancora Luttazzi, che il costo del programma fu coperto solo dal 54% con la pubblicità.
Il Fatto invece scrisse all’epoca che con quel contratto 2017-2021 «i costi del programma di Fabio Fazio lievitavano a 73 milioni di euro. Per un programma di interviste!». Michele Anzaldi, già deputato e ex segretario della Commissione di Vigilanza Rai, spiegò così: «La Corte dei conti parla di un costo a puntata di 409.700 e un incasso stimato di 615.000 con uno share del 18-20%». Luttazzi contesta però il tutto riportando i vari calcoli fatti da Business Insider: «per andare in pareggio, quindi, la raccolta di Fazio dovrebbe coprire almeno i costi di 12 ore di trasmissione. Un utile di 165mila euro (615-450) andrà spalmato su altre nove ore». Oggi arriva dal senatore in quota Forza Italia Maurizio Gasparri l’interrogazione parlamentare per sapere a quanto ammontano le spese sostenute dalla Rai per gli ospiti della trasmissione ‘Che tempo che fa’, condotta da Fabio Fazio, sia per ciascuna puntata, sia nell’arco dell’intera stagione. «La Rai non ha fornito alcun dato su questi compensi, parlando esclusivamente di un budget forfettario non quantificato. Una risposta che ritengo sconcertante, omertosa e per la quale non c’è alcuna giustificazione», scrive nella nota lo stesso senatore azzurro, «Perché Fazio non rende noti i compensi che eroga a ospiti, autori e collaboratori? Un programma Rai non è mica una loggia segreta. Fazio faccia una operazione di trasparenza. Porterò il tema in commissione di Vigilanza».