Leader mondiale nel settore del lusso, LVMH conta 75 illustri Maison profondamente radicate in sei diversi settori. Nel rispetto della tradizione, ciascuno dei marchi valorizza il suo speciale patrimonio prestando al contempo la massima attenzione all’eccelsa qualità dei suoi prodotti. Toni Belloni, direttore generale di Lvmh, lavora per migliorare le eccellenze produttive del gruppo, incluse quelle delle 6 maison e delle 35 manifatture italiane che ne fanno parte. L’Italia è infatti il secondo Paese di produzione, dopo la Francia, per Lvmh. Per il 2024 i manager del gruppo hanno costruito il budget con l’obiettivo di cercare nuove opportunità ed ampliare gli investimenti nel nostro Paese.



Intervistato da Repubblica svela i programmi di crescita nel nostro Paese. “In Italia abbiamo 35 siti produttivi che continuiamo ad arricchire di competenze, con la formazione di artigiani 4.0 che sappiano coniugare “il fatto a mano” con la tecnologia. Abbiamo iniziato il 2023 con 13 mila addetti in Italia, presto supereremo quota 15.000, e vogliamo continuare ad assumere sia nella integrazione a monte sia nella rete commerciale. L’idea portante è migliorare qualità e flessibilità in modo da servire al meglio mercati globali e sfidanti”.



LVMH: I PROGETTI FUTURI

Dopo la pandemia, i clienti hanno dato vita ad una fase di consumo euforica. Nel 2023 con inflazione e tassi alti, la situazione si è normalizzata e il mercato è diventato più selettivo. (…) Crediamo che queste tendenze proseguiranno nel 2024, con mercati in crescita meno esuberante. Per Lvmh è una sfida interessante e ci prepariamo a competere con nuova energia. Con questo spirito abbiamo fatto i budget del 2024, con l’ambizione di realizzare prodotti di qualità, coltivare la desiderabilità delle maison e rafforzare la leadership del gruppo”. Questo è lo sguardo proiettato al futuro da parte di Belloni per LVMH. E con riguardo all’Italia ha parlato di “un ecosistema del bello, fatto di arte, eccellenze artigianali, cultura, gastronomia, con lo sfondo della bellezza unica del nostro Paese.”



In merito ai progetti futuri, dopo l’Hotel Bulgari di Roma, Belloni fa sapere che proseguirà l’impegno con il Comune di Roma per riqualificare i giardini e la piazza del mausoleo di Augusto Imperatore. Anche Belmond investe in un programma multi annuale per rinnovare e ampliare lo Splendido di Portofino, dove abbiamo acquisito Villa Beatrice, e il Cipriani di Venezia. Stessa cosa a Ravello con Villa Caruso, o al Timeo di Taormina. Nel 2024 poi sarà la volta della gestione dell’Hotel Romazzino in Costa Smeralda e comincerà un restyling del Pitrizza, per portarlo agli standard di eccellenza di Cheval Blanc nel 2027. Recente poi l’acquisto del Castello di Urio sul Lago di Como, per il quale verrà sviluppato un progetto ambizioso,