Lyle Mays è cresciuto in un ambiente dove la musica era il pane quotidiano. La mamma del grande pianista jazz era infatti a sua volta una pianista, mentre il padre era un chitarrista. La bravura del defunto musicista 66enne, è stata quella di saper unire la sua formazione classica musicale, ad un approccio da compositore contemporaneo, come sottolinea l’edizione online di Repubblica. I suoi modelli erano Bartok, Stravinsky, Berg, e Ravel, mentre il suo schema compositivo ricorda quello dell’amico e collega Pat Metheny: “un’improvvisazione pura senza freni – scrive il collega Carlo Moretti – un discorso interiore che si lascia interrompere solo di tanto in tanto quando viene fissata sui cardini di una precisa melodia, così da creare un ambiente lirico e una base emozionale pronta ad accogliere le variazioni sul tema”. A conferma delle sue straordinarie capacità, i numerosi riconoscimenti ottenuti in carriera, a cominciare dagli undici Grammy Awards vinti, e dai premi come “Miglior pianista jazz”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LYLE MAYS MORTO A 66 ANNI DOPO UNA LUNGA MALATTIA

E’ morto Lyle Mays, musicista a 360 gradi, artista e maestro di musica. Una delle figure più importanti del panorama attuale del jazz moderno, ma anche del jazz pop e della fusion, si è spento all’età di 66 anni. Tastierista, pianista, compositore, produttore nonché co-fondatore della band Pat Metheny Group, era nato nel Winsconsin, Stati Uniti, il 27 novembre del 1953. Come ricorda l’edizione online di Sky Tg 24, si è sempre ispirato al grande pianista Bill Evans, e la sua fama è iniziata a crescere in particolare negli anni ’70. Nel 1974, entrò infatti a parte della North Texas Lab Band, quindi l’anno successivo, nel 1975, si unì alla Woody Herman’s Thundering Herd, gruppo di Woody Herman. Fu però nel 1976 che incontrò Pat Metheny, chitarrista jazz fra i più noti e apprezzati al mondo, e i due decisero di fondare il gruppo omonimo. Il primo album fu “Bright size life”, realizzato assieme a Jaco Pastorius e Danny Gottlieb, quindi vennero alla luce “Pat Metheny Group”, “As falls Wichita, so falls Wichita falls” (colonna sonora del film “Fandango”), “Offramp”, “Travels”, “The falcon and the snowman” (colonna sonora dell’omonimo film), “Still life (talking)”, e “Letter from home”.



LYLE MAYS MORTO A 66 ANNI: L’ANNUNCIO SUL SITO WEB UFFICIALE

“Lyle se ne è andato dopo una lunga battaglia per un male che lo accompagnava da un po’ – si legge sul sito ufficiale di Pat Metheny – E’ stato uno dei più grandi musicisti cha abbia mai conosciuto. In oltre 30 anni, in ogni momento in cui abbiamo fatto musica insieme, è stato una persona speciale. Fin dalle prime note che abbiamo suonato insieme abbiamo avuto un legame speciale e immediato. La sua grande intelligenza e la sua saggezza musicale mi mancheranno con tutto il cuore”. L’ultimo lavoro con il PMG è giunto nel 2005, “The way up”, dopo di che Lyle si dedicò esclusivamente alla carriera da solista e alla produzione. Fra i suoi lavori più apprezzati si ricordano anche “Lyle Mays” pubblicato nel 1986 e considerato all’unanimità uno degli album più belli del jazz moderno.

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