Giuseppe Conte ha tracciato il nuovo corso del M5s, ma non mancano le polemiche. Riflettori acceso sul doppio mandato, le parole dell’ex premier a Di Martedì non sono affatto piaciute a parte del mondo pentastellato. Beppe Grillo è stato categorico: no a deroghe. Come riporta Il Giornale, nel faccia a faccia di martedì scorso nella villa di Bibbona il comico ha confermato la volontà di non concedere modifiche: veto totale sulla cancellazione del vincolo.



Giuseppe Conte a La7 ha spiegato che la questione non sarà affrontata nel nuovo Statuto del M5s. Ma il dibattito si è acceso nelle ultime ore: l’ex primo ministro infatti si è fatto portavoce degli interessi di tanti esponenti pentastellati che vorrebbero archiviare il doppio mandato e restare in politica anche dopo il 2023. Ma gli ostacoli sono molti…



M5s, caos su doppio mandato

Sul dossier doppio mandato c’è grande fermento anche all’interno dei gruppi parlamentari. Adnkronos ha sottolineato che molti eletti hanno chiesto a Conte di prendere una posizione netta sull’argomento. Anche per questo motivo, molti deputati e senatori «si guardano bene dal versare i mille euro mensili chiesti per riempire le casse del nuovo Movimento». Ma la linea di Beppe Grillo è sostenuta anche da diversi eletti M5s alla prima legislatura, ecco quanto riferito da fonti parlamentari della “nuova guardia”: «Beppe è da sempre lungimirante e ora è necessario tenere la barra dritta sull’inderogabilità di alcuni principi. Il ricambio generazionale e il divieto di concertazione di potere sono valori non rinviabili ad un codice etico post statuto, l’etica non sia in secondo piano».

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