Giuseppe Conte al passo d’addio ancora prima di iniziare? “Non merito di essere trattato così”, avrebbe detto questo pomeriggio amareggiato dopo le parole di Beppe Grillo. Già a mezzogiorno e un quarto l’ex presidente del Consiglio aveva definito “irrecuperabile” e anche questa sera non si registrano mutazioni significative sotto questo aspetto. Conte ribadisce: “Non ci sono margini”, lo strappo con Grillo è insanabile e lunedì spiegherà le ragioni del suo divorzio prematuro in conferenza stampa. In ogni caso, gli esponenti pentastellati faranno di tutto per risolvere una situazione deflagrata all’improvviso.



Come riferisce “Huffington Post”, nel primo pomeriggio tre membri del Senato, Ettore Licheri, Paola Taverna e Stefano Patuanelli hanno suonato al citofono dell’ex premier e il capogruppo ha dichiarato: “Siamo dentro un confronto fisiologico, stiamo scrivendo un nuovo soggetto politico. È una bellissima cosa ma non è facile, dateci del tempo”. All’orizzonte, tuttavia, si stagliano solamente nubi minacciose. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



M5S, CLAMOROSO: CONTE PRONTO ALL’ADDIO

Potrebbe concludersi ancora prima di iniziare l’avventura di Conte alla guida del M5s dopo lo scontro con Grillo. I vertici del Movimento sono al lavoro per tentare di ricucire lo strappo e il messaggio di Luigi Di Maio è chiaro: «Mai come adesso serve compattezza all’interno del movimento. Dialoghiamo con il massimo impegno e lavoriamo per unire», le sue parole riportate da Adnkronos.

In questi minuti è in corso, nell’abitazione dell’ex premier, un summit con  il ministro Stefano Patuanelli, la vicepresidente del Senato Paola Taverna e il capogruppo M5S al Senato Ettore Licheri. Quest’ultimo ha spiegato ai microfoni de ilfattoquotidiano.it: «Siamo dentro un confronto fisiologico, stiamo scrivendo un nuovo soggetto politico ed è una bellissima cosa, però certamente non è facile. Dateci del tempo». (Aggiornamento di MB)



M5S, GRILLO CHOC: CONTE VALUTA L’ADDIO AL M5S

Clamorosi aggiornamenti da casa Movimento 5 Stelle: Giuseppe Conte è ad un passo dall’addio. Le parole di Beppe Grillo di ieri non sono passate inosservate all’ex premier e, nonostante la grande fiducia del garante in una fumata bianca, potrebbe concretizzarsi uno scenario impensabile: come spiega il Corriere della Sera, il leader grillino in pectore è fortemente tentato di abbandonare.

Conte non ha intenzione di accettare «una sorta di diarchia di comando», considerando che Grillo ha ribadito di voler rimanere una figura centrale nel Movimento. Fonti pentastellate confermano che ci troviamo di fronte a un’equazione senza soluzioni e il mondo grillino è in fibrillazione. Un senatore ha confermato senza troppi giri di parole: «Conte sta per finire la sua esperienza nel M5s». Attese novità a stretto giro di poste, la bufera nel M5s non sembra placarsi, anzi… (Aggiornamento di MB)

GRILLO: “SONO GARANTE, NON UN C*GLIONE”

Arrivano buone notizie per il Movimento 5 Stelle, ma è ancora presto per cantare vittoria. Dopo giorni di altissima tensione, con tanto di minaccia di passo indietro da parte di Conte, è stato fatto un passo in avanti nel rapporto tra l’ex premier e Beppe Grillo. Il garante pentastellato è arrivato a Roma per incontrare i parlamentari ed ha spiegato: «Stiamo lavorando bene con Conte, per lo Statuto servono ancora 2-5 giorni».

Beppe Grillo ha ribadito di voler preservare, anzi rafforzare, la democrazia diretta, sottolineando di non voler fare passi indietro sul tema dei due mandati: «Io farei anche una legge, ma lo metteranno al voto gli iscritti». Il comico ha poi aggiunto che lo Statuto stilato da Conte è molto diverso da quello del M5s e ci sono delle osservazioni reciproche in corso. Ma un messaggio lo ha voluto mandare: «Io sono il garante, non sono un coglione». (Aggiornamento di MB)

CLIMA DI ALTA TENSIONE TRA CONTE E GRILLO

Giuseppe Conte e Beppe Grillo erano, sono e forse ancora saranno il “centro” nevralgico del Movimento 5Stelle: ma il livello dello scontro avvenuto negli ultimi giorni ha messo a serio rischio la “rivoluzione” grillina, con un nuovo statuto, un nuovo capo politico e praticamente sconfessata l’intera linea politica degli ultimi due anni. Forse anche per questo (e per alcune dichiarazioni anti-origini rilasciate dall’ex Premier nelle ultime settimane) il Garante e fondatore del Movimento ha provato a rimettere qualche puntino sulla “i”, dal vincolo di mandato alla centralità politica della figura di Garante anche nel nuovo statuto.

A Conte non è piaciuto affatto e il rischio della rottura è stato assai vicino, con conseguente rinvio dell’annuncio per il rilancio del M5s con il varo del nuovo statuto: oggi “Il Fatto Quotidiano”, il giornale sicuramente più informato sulle vicende e trame interne ai 5Stelle, riportava un virgolettato molto duro attribuito al leader in pectore Giuseppe Conte. «Il mio progetto è qui – avrebbe spiegato a Palazzo Madama ai parlamentari – non ci penso proprio a fare altro: ma io sono venuto per cambiare e il garante deve essere convinto, altrimenti faccio un passo indietro»: in giornata è previsto l’incontro ulteriore tra Grillo e Conte e i membri del M5s in Parlamento, ma per qualche ora si è temuto appunto che tutto potesse saltare.

PRIMA IL CAOS, POI LA “PACE”: M5S IN FIBRILLAZIONE

Il cambiamento di cui parla Conte è proprio la revisione dei rapporti tra capo politico e Garante, di nuovo dunque un “Grillo vs Conte” che avrebbe potuto (o potrà?) condurre a pericolosi “accavallamenti”. Niente sovrapposizioni. altrimenti «non potrei accettare» ha ribadito l’ex Premer secondo le fonti del “Fatto”. «È necessaria una separazione delle filiere – avrebbe concluso – Al capo politico spetta la titolarità della linea politica, il garante sarà invece il custode dei valori»: poi però avviene che ieri sera tardi, racconta l’Adnkronos, i due si sentono al telefono e chiariscono ogni residua “diatriba” arrivando a cominciare un accordo vicino per il nuovo M5s e il nuovo Statuto. «Lunga telefonata chiarificatrice, e ora l’accordo per il rilancio del M5S e il varo del nuovo statuto sembra a un passo», riportano le fonti dell’Adn, con la conferma dunque dell’incontro oggi pomeriggio in Parlamento tra 5Stelle, Grillo e lo stesso Conte. Già nelle scorse ore, sempre all’Adnkronos, l’avvocato e professore aveva ribadito che «con Beppe Grillo non dobbiamo ricucire, non abbiamo mai rotto. Il dialogo c’è ed è continuo». Restano invece ancora alcuni nodi da sciogliere prima dell’intesa ma i rapporti sembrano essere tornati sereni: di contro, rimangono però alcune “ombre” specie sul fronte dei ricorsi legali. «Molti iscritti pentastellati, delusi per il divorzio tra il Movimento e Davide Casaleggio, sarebbero pronti alle carte bollate per chiedere che la votazione sul neo-statuto del M5S si celebri sulla piattaforma Rousseau e non sul nuovo portale telematico», spiega l’agenzia Adnkronos, facendo ben intuire che il futuro sarà anche meno “nevrotico” ma non per questo è già delineato perfettamente in casa M5s.