Tensione alle stelle in casa M5s, Alessandro Di Battista mette nel mirino Luigi Di Maio. Oltre all’addio di Nunzio Angiola e Gianluca Rospi, passati al gruppo Misto, ha fatto rumore l’espulsione dal Movimento di Gianluigi Paragone. L’ex conduttore de La Gabbia è stato cacciato dai probiviri per le sue posizioni, decisamente contrastanti con quelle dei vertici pentastellati, ed in molti hanno manifestato solidarietà. Parliamo dell’ex ministro Barbara Lezzi e, soprattutto, di Alessandro Di Battista. «Gianluigi è infinitamente più grillino di molti che si professano tale, non c’è mai stata una volta che non fossi d’accordo con lui», le parole del passionario grillino, in contrasto con la decisione di Di Maio & Co. Ma c’è di più, come riporta il Corriere della Sera: in partenza per l’Iran, dove resterà per diverse settimane, ha fatto sapere che continuerà a farsi sentire ed a criticare «quando serve».
M5S, DI BATTISTA VS DI MAIO. E L’IPOTESI SCISSIONE…
«Luigi è rimasto malissimo. Come si fa a schierarsi con Paragone, che ha definito Di Maio “il nulla”?», le parole di un esponente di Governo riportate dal Corriere della Sera, segnale che il clima tra Di Battista e il capo politico M5s è rovente. E nelle ultime ore si è parlato anche di un’ipotesi scissione, con Paragone pronto a seguire “Dibba” in caso di addio al Movimento. «Non passiamo il tempo a organizzare scissioni o a fare divisioni nel Movimento. A Beppe Grillo direi che non sono io il problema del M5s e non lo è neanche Alessandro», ha smentito Paragone ai microfoni di Stasera Italia. Sibilline, però, le sue dichiarazioni nell’intervista rilasciata a La Stampa: «Se Ale mi dovesse dire “ripartiamo”, io gli risponderei di sì mille volte…».