Si è consumato l’addio tra il M5s e l’associazione Rousseau. La rottura definitiva è delle scorse ore: i grillini salutano Davide Casaleggio e si mettono in proprio. Nelle ultime settimane è andato avanti uno scontro a distanza tra i vertici pentastellati e il figlio di Gianroberto, fondatore del Movimento insieme a Beppe Grillo. Ulteriori novità arrivano da Repubblica…



Il quotidiano capitolino riporta che il M5s la prossima settimana darà un incarico formale per la realizzazione di una nuova piattaforma che diventerà proprietà dei grillini. A sancire la frattura è stata la richiesta economica, con tanto di ultimatum, di Casaleggio: ci riferiamo al mancato versamento che ogni parlamentare deve a Rousseau, un totale di 400 mila euro. Adnkronos mette in risalto che la nuova piattaforma sarà curata da 4-5 persone, individuate dal garante Beppe Grillo.



M5S, ADDIO A ROUSSEAU

A confermare le indiscrezioni troviamo le dichiarazioni del capo politico Vito Crimi: il reggente ha annunciato nuove regole di rendicontazione e restituzioni dei parlamentari a partire da aprile. Una svolta mirata a rendere il M5s autonomo dal punto di vista economico: «Oggi tutti i parlamentari sono obbligati a restituire un importo minimo di 2mila euro più 300 euro da destinare direttamente alla Associazione Rousseau. Il resto va rendicontato», le sue parole riportate da Rai News. Passando al caso Rousseau, Crimi ha rimarcato che le loro pretese economiche sono infondate sia nella quantificazione sia nell’individuazione del M5s come soggetto ritenuto obbligato.

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