“THE LEFT” ACCETTA LA CANDIDATURA DEL M5S PER ENTRARE NEL GRUPPO POLITICO IN UE, MA CON RISERVA. COSA SUCCEDE

Sfruttando di fatto come “garante” Nicola Fratoianni di Sinistra Italia, il M5s di Giuseppe Conte ottiene il via libera per l’ingresso nel gruppo politico in Ue “The Left”, espressione della sinistra europea: dopo l’auto-candidatura espressa formalmente negli scorsi giorni, il partito militante negli ultimi anni tra i “non iscritti” (una sorta di gruppo misto europeo, ndr) – che proviene da una durissima batosta elettorale non avendo superato neanche quota 10% – prende una scelta politica piuttosto netta collocandosi ancora più a sinistra del Pd e “sposando” quel progetto di campo largo italiano in salsa Schlein-AVS su temi decisamente più radicali-progressisti che non riformisti.



Per The Left l’ok al M5s arriva dopo diverse interlocuzioni con gli 8 parlamentari eletti alle ultime Elezioni Europee 2024, e ovviamente dopo un colloquio a distanza con il leader Giuseppe Conte: è un via libera con riserva però, visti i precedenti del Movimento 5Stelle nel primo Governo Conte con la Lega di Salvini. La capogruppo di The Left, la francese Manon Aubry (La France Insourmise, il partito di Melenchon) ha voluto incontrare gli eletti grillini ponendo diverse questioni su temi e contenuti delle proposte politiche della Sinistra europea. Dai migranti all’ambiente, l’incontro è andato bene – fanno sapere fonti dirette di Left – ma si è concordato un «periodo di prova di sei mesi», terminati i quali si potrà avere il “matrimonio” politico che sposterà il gruppo The Left fino a 47 seggi complessivi, rispetto ai 39 attuali. Particolarmente critica sulla possibilità di un ingresso del M5s in Left è la componente tedesca con Carola Rackete, eletta con la Sinistra nonché la ex “capitana” della nave migranti Sea Watch 3 che proprio con il Governo Conte-1 si scontrò dopo aver speronato la motovedetta della Guardia di Finanza (forzando il blocco dei porti imposto dall’Italia).



COME CAMBIANO I SEGGI DEL PARLAMENTO UE: L’ITALIA SI “SPOSTA” A SINISTRA

Questi gli 8 parlamentari M5s eletti alle Europee 2024 e che dalla prima Plenaria del Parlamento Europeo entreranno direttamente nel gruppo The Left pur essendo nel periodo di “prova”: Gaetano Pedullà, Sabrina Pignedoli, Carolina Morace, Pasquale Tridico, Valentina Palmisano, Mario Furore, Giuseppe Antoci e Gianluca Ferrara. Seguiranno così Ilaria Salis e Mimmo Lucano, i due eletti con Sinistra Italiana dentro AVS alle ultime Europee: gli altri europarlamentari eletti, ovvero Leoluca Orlando, Benedetta Scuderi, Cristina Guarda e Ignazio Marino, hanno tutti scelto di aderire al gruppo Verdi-ALE. L’assetto del Parlamento Ue varia di continuo in attesa della prima convocazione il prossimo 16 luglio, specie dopo la formazione del nuovo gruppo “Patrioti per l’Europa” e dopo l’ingresso del M5s con Left:



PPE (Popolari): 187 seggi
S&D (Socialisti): 136
ECR (Conservatori): 87
Renew (Liberali): 76
Non Iscritti: 56
Greens (Verdi): 54
The Left (Sinistra): 40
Patrioti per l’Europa (destra): 26

«Da Sinistra italiana c’è un atteggiamento molto positivo e aperto riguardo all’ingresso del M5s», fanno sapere in The Left circa il periodo di 6 mesi concesso agli eletti 5Stelle per dimostrare il lavoro attivo su contenuti e programmi della sinistra europea, con qualche remora che ancora evidentemente rimane. Fonti M5s in giornata alle agenzie hanno confermato il via libera di Left, sottolineando come gli europarlamentari eletti «faranno parte del gruppo The Left con pieni diritti. Presto arriverà un comunicato congiunto». Insieme sono poi state concordate le prossime battaglie per i mesi a venire, in particolare modo le fonti M5s confermano il loro voto contrario al bis di Ursula von der Leyen: un dato non da poco visto che 5 anni fa furono proprio gli eletti grillini, pur nel gruppo “Non Iscritti”, a votare per la Presidente della Commissione Ue fungendo da “stampella” contro i “franchi tiratori” che tra PPE, socialisti e liberali votarono contro la maggioranza. Come dimostra infine questo grafico dei sondaggi BidiMedia, con la scelta di Conte di entrare nel gruppo Left, l’Italia è l’unico tra i grandi Paesi europei ad aver visto uno “spostamento” più a sinistra rispetto alle ultime Europee 2019.