Il lungo post di ieri del M5s ha alimentato il clima di tensione al Governo per la manovra. L’esecutivo giallorosso deve fare i conti con la manifestazione del Centrodestra ma anche con le incomprensioni interne: i grillini hanno lanciato un avviso al premier Conte e agli alleati, Pd su tutte le furie. «Un ultimatum al giorno toglie il governo di torno», il commento del ministro Dario Franceschini su Twitter, con il segretario Nicola Zingaretti che si dice «basito da tanta irresponsabilità visto che la manovra è stata approvata neanche 48 ore fa ed ora è a Bruxelles dove la stanno esaminando», come riporta il Corriere della Sera. Così, su Twitter, Andrea Orlando: «Registriamo che M5S continua a tenere nel mirino i lavoratori dipendenti a basso reddito con la singolare argomentazione che 50 euro di taglio del cuneo sono pochi! Bene,aumentiamoli!». Senza dimenticare le posizioni di Italia Viva, che si è “allineata” al Di Maio pensiero. Attese novità… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



M5S VS CONTE: “SENZA DI NOI NON SI VA DA NESSUNA PARTE”

M5s “minaccia” Conte e va contro la manovra: chiesto un vertice di Governo urgente per trattare alcuni temi divisivi e non senza minacce. Pochi minuti fa i grillini hanno pubblicato un lungo post sul Blog delle Stelle e non hanno fatto sconti a nessuno: «Senza il voto del Movimento 5 Stelle non si va da nessuna parte», il messaggio chiaro e forte destinato agli alleati di Governo. Dopo le tensioni tra Di Maio e Conte, senza dimenticare la lite tra Renzi e il premier, i pentastellati danno una sorta di ultimatum alle altre forze di maggioranza (e allo stesso presidente del Consiglio): è necessario un vertice per lavorare alle intese che ancora non ci sono sulle misure della manovra. Dopo aver difeso la flat tax per le partite Iva sotto i 65 mila euro e aver dato disponibilità a trovare nuove coperture («ad esempio un maggior gettito dai concessionari autostradali»), il M5s si sofferma sulla lotta all’evasione: «Si deve fare bene, colpendo i pesci grossi, inserendo per loro il carcere, la confisca di ciò che hanno sottratto allo Stato».



M5S “MINACCIA” CONTE E ATTACCA LA MANOVRA

Nel lungo post pubblicato sul Blog delle Stelle, il M5s ha poi criticato aspramente il limite al contante e l’incoraggiamento ai pagamenti elettronici, sottolineando che «quello che è certo è che l’IVA non aumenterà di un centesimo per nessuno, che paghi in contanti o che paghi con la carta. Se non fosse stato così sarebbe stato un massacro per artigiani, partite IVA, professionisti, piccoli imprenditori e consumatori. Per tutti. Questo l’abbiamo evitato trovando 23 miliardi e di questo siamo orgogliosi». «Fare e poi parlare», la richiesta dei pentastellati, che si scagliano contro gli annunci fatti nel corso delle scorse ore e invocano il silenzio. Una presa di posizione netta «per evitare fraintendimenti e con massimo senso di responsabilità», ma non manca la “minaccia” al premier Conte: «Il MoVimento 5 Stelle ha fiducia in questo governo e massima fiducia nel presidente Giuseppe Conte. Lo ringraziamo per avere difeso, come avevamo chiesto, quota 100, ma siamo in una Repubblica parlamentare, dove è il Parlamento a decidere». Attesi aggiornamenti a stretto giro di posta…