M5s si mette di traverso rispetto alla fusione Unicredit-Mps. Questa la posizione assunta dai componenti del Movimento 5 Stelle in commissione Bilancio e Finanze al Senato, che chiedono così di fermare “la cessione di Mps a Unicredit“. Come riportato da Huffington Post, i grillini si sono detti “contrari alla fusione con Unicredit: non è sostenibile che il dossier Monte Paschi di Siena, partecipata pubblica al 64%, venga indirizzato con una vendita o una scissione verso un’unica controparte bancaria inequivocabilmente associata alla figura di Pier Carlo Padoan, componente del Cda e presidente designato di Unicredit, ex ministro dell’Economia ed ex deputato. Oltre ad opporci ad ogni regalo bancario, annotiamo il rischio di un clamoroso conflitto di interessi che va scongiurato in tutti i modi“, hanno sottolineato.



M5S, “NO A FUSIONE UNICREDIT-MPS”

Nella loro dichiarazione i pentastellati ricostruiscono così l’intera vicenda: “Prima la trasformazione delle dta di Mps in crediti d’imposta di cui si avvantaggerebbe Unicredit in caso di matrimonio, poi l’indicazione dell’ex ministro dell’economia Padoan, eletto a Siena e solo recentemente dimessosi da deputato, come presidente della stessa Unicredit; successivamente i piani per liberare la stessa Unicredit dal fardello della cause legali di Mps, caricandolo sullo Stato; infine un piano parallelo indiretto, fonte di benefici finanziari non trasparenti, che metterebbe in campo la società pubblica Amco per acquistare crediti deteriorati di Unicredit a prezzo vantaggioso rispetto ai reali prezzi di mercato; il ruolo di Mediobanca, advisor di Mps nell’operazione ma allo stesso tempo fortemente partecipata da Leonardo Del Vecchio, anche azionista di Unicredit. Come Movimento 5 Stelle“, concludono, “riteniamo che si stia agendo al di fuori di criteri minimi di trasparenza. Per questo riteniamo necessario che il Mef, oggi azionista al 64%, mantenga la partecipazione nella banca, valutando le sue prospettive di sviluppo come banca pubblica o valutando in modalità trasparente la più ampia platea possibile di pretendenti di Mps, puntando a salvaguardarne l’italianità e a garantire il minor costo per i cittadini derivante da ogni decisione“.

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