Giuseppe Conte, leader del M5S, ha creato non poche polemiche in occasione del tour in Puglia, terra di cui peraltro è originario. L’ex Presidente del Consiglio, come riportato da Adnkronos che ha avuto modo di visionare le chat incriminate, è stato aspramente criticato da alcuni eletti, nazionali e locali. La sua colpa sarebbe stata quella di “fare campagna elettorale soltanto in quei Comuni dove il partito si presenta con il Pd (denominato nelle conversazioni anche con l’offensivo epiteto di partito di Bibbiano), non in quelli in cui il Movimento corre da solo”.
Le accuse più al veleno arriverebbero dal senatore Gianmauro Dell’Olio e della deputata Angela Masi, che ritengono che il comportamento del leader pentastellato sia sostanzialmente una punizione nei confronti di quei candidati che hanno deciso di presentarsi in autonomia. Pur di “non scalfire il rapporto col Pd, trascuriamo i nostri candidati”, questa la lamentela di molti.
M5S, polemiche su Conte in Puglia: le tappe mancanti nel tour del leader pentastellato
I candidati alle elezioni si sarebbero rivolti direttamente ai vice Mario Turco e Riccardo Ricciardi per segnalare le tappe mancanti nel tour di Giuseppe Conte in Puglia, ma secondo quanto rivelato da Adnkronos le loro rimostranze non avrebbero ricevuto alcuna risposta: da qui la polemica interna al M5S, con tanto di chat al veleno nei confronti del leader pentastellato. “Andrà in tutti i Comuni in cui siamo candidati con il Pd, inclusi quelli in cui il M5S è praticamente inesistente ma non va a sostenere chi per il Movimento si è dato da fare in questi anni”, hanno scritto.
Le tappe che mancano all’appello sono rilevanti: da Barletta a Santeramo, città in cui il Movimento ha una forte influenza. “Allucinante”, commenta la deputata Angela Masi. “Evidentemente siamo figli di un dio minore”. Gianmauro Dell’Olio, da parte sua, si dice infuriato. È così che dopo l’aspra polemica sembra che l’ex Presidente del Consiglio stia rivedendo il suo calendario per aggiungere dei nuovi itinerari nel suo tour.