CONTE ANCORA PRESIDENTE DEL M5S

Giuseppe Conte ancora presidente del M5S. Il suo mandato è stato confermato con un plebiscito di voti: i risultati parlano di 55.618 “sì”, ossia il 94,19%. Gli aventi diritto al voto erano 130.570 ma non tutti si sono presentati alle urne. Nella giornata di ieri, l’ex Premier aveva spiegato che con un risultato che superasse di poco il 50% avrebbe rifiutato la carica. I risultati dicono però tutt’altro. Carica che Conte, dunque, accetta, come ha confermato su Twitter: “Gli iscritti del Movimento Cinque Stelle mi hanno riconfermato con un’indicazione forte e chiara. Un sostegno così importante è anche una grande responsabilità. Ora testa alta, ancor più coraggio e determinazione nelle nostre battaglie. Abbiamo un Paese da cambiare”.



ATTESI RISULTATI VOTO M5S, MA CI SARÀ UN RICORSO…

«Mi aspetto una investitura chiara, per perseguire un progetto ambizioso abbiamo bisogno di una leadership forte»: così Giuseppe Conte uscendo dalla riunione con i Comitati M5s valuta l’attesa per i risultati del voto online su SkyVote in arrivo dopo le ore 22.



A chi però chiede conto circa il prossimo Def del Governo sul fronte spese militari, l’ex Premier replica «pronto a votare no al Def se contenesse un aumento delle spese per la Difesa. Non consentiremmo questo». Durissimo nel replicare all’invettiva di Conte il leader di Italia Viva Matteo Renzi, nella sua ultima enews: «Prendete, ad esempio, Conte. Per avere un like in più, nel difficile confronto elettorale che deve portarlo a fare il leader dei Cinque Stelle (una storia incredibile: è l’unico candidato, si confronta con la sua ombra, ma non riesce a farsi eleggere perché sbagliano le regole e perdono i ricorsi), Conte ha minacciato la crisi di governo in caso di aumento delle spese militari». In attesa di capire cosa accadrà dopo il voto di questa sera – dove, ricordiamolo, Conte è e resta l’unico candidato a Presidente M5s – un dato sembra già certo all’orizzonte: come avvenuto ad agosto, è pronto un nuovo ricorso contro la votazione impartita dai vertici 5Stelle su SkyVote. Ad annunciarlo l’avvocato Lorenzo Borrè, il legale che seguì il ricorso di tre attivisti grillini in seguito al quale a febbraio il Tribunale di Napoli ha ordinato la sospensione dei vertici e dello statuto M5s: «Conte pronto fare un passo indietro? Ma allora perché solo una settimana fa ha chiesto la riapprovazione di uno statuto che prevede questo clausola? E ancora un’altra domanda: se lo statuto, con questa norma transitoria, l’ha riscritto lui, perché non prevedere già allora un quorum superiore al 50%». E infine il monito-minaccia: «Al 99% ci sarà un nuovo ricorso, dobbiamo ancora valutare alcuni aspetti di dettaglio ma la volontà c’è e probabilmente questa volta sarà da parte di un numero più cospicuo di tre persone – ha detto Borrè nella intervista Radio Radicale -. È tutto viziato all’origine, con un candidato solo, per cui lo statuto nelle norme transitorie prevede che venga eletto qualunque sia il numero delle persone che partecipano alla votazione».



CONTE INCONTRA I COMITATI M5S A VOTAZIONI APERTE

Mentre mancano ancora poche ore alla fine del voto online su SkyVote per la conferma di Giuseppe Conte come Presidente M5s, il leader ed ex Premier ha incontrato i Comitati M5s in riunione plenaria per i prossimi due giorni.

«Adesso c’è un’emergenza energetica, le posizioni che stiamo assumendo sono chiare, non ci lasciamo distrarre dai media e dalla stampa che dicono che abbiamo cambiato idea, la nostra posizione è lineare. Andiamo avanti. Siamo l’unica forza politica che ha fatto sintesi chiara e immediata su tutti gli otto quesiti referendari portati alla Corte costituzionale. Probabilmente le altre forze politiche se avessero fatto lo stesso si sarebbero divise al loro interno», ha detto Conte intervenendo in apertura della riunione. Il leader che si gioca oggi la “faccia” nella votazione su SkyVote, ha poi aggiunto «Lanceremo la scuola di formazione, ringrazio i componenti del comitato e De Masi per il lavoro che stanno portando avanti. Saranno dieci incontri che si svilupperanno il giovedì alle 18. Lectio magistralis, lezioni che si snoderanno tra economia e politica, democrazia e politica, lavoro e politica, scienza, tecnica e politica, ecologia e politica. Ci saranno anche relatori internazionali». Ricordiamo che lo scorso 11 marzo con un’altra votazione online gli iscritti del M5s avevano approvato per la seconda volta lo statuto del Movimento ma la partecipazione al voto era stata piuttosto scarsa con poco più di 38mila votanti (furono 60mila durante il primo voto in agosto),

VOTO M5S ONLINE: ATTESI OGGI I RISULTATI DOPO LE 22

Tutti gli iscritti al M5s hanno tempo ancora fino alle ore 22 di questo lunedì 28 marzo per esprimere il proprio voto sui 4 quesiti preparati dal leader Giuseppe Conte come “risposta” all’ordinanza del Tribunale di Napoli sulla sospensione di tutte le cariche del Movimento. Dopo l’appello lanciato sabato scorso, ieri l’ex Premier ha aperto la consultazione sulla piattaforma online SkyVote che si chiuderà per l’appunto questa sera alle ore 22: attesi i risultati se non già entro la mezzanotte, nella prima mattina di domani 29 marzo. 4 i quesiti sottoposti alla base M5s, eccoli:

1- «Sei favorevole alla elezione del prof. Giuseppe Conte, indicato dal Garante, quale Presidente del Movimento 5 Stelle, anche in ripetizione della deliberazione adottata in date 5/6 agosto 2021, al fine della conferma/convalida della delibera stessa nonché dell’attività svolta?»;
2- Elezione di un componente del Comitato di Garanzia: dopo le dimissioni di Luigi Di Maio, ad affiancare Virginia Raggi e Roberto Fico gli iscritti dovranno scegliere tra Jacopo Berti e Laura Bottici;
3- Elezione Collegio dei Probiviri: saranno eletti i primi tre più votati tra Tiziana Ciprini, Fabiana Dadone, Barbara Floridia, Andrea Greco, Andrea Liberati, Danilo Toninelli;
4- Ratifica del voto del 21 ottobre 2021 sui 5 vicepresidenti del Movimento 5Stelle: si tratta di Michele Gubitosa, Riccardo Ricciardi, Paola Taverna, Alessandra Todde e Mario Turco.

VOTO SU PRESIDENTE E VERTICI M5S: COSA RISCHIA GIUSEPPE CONTE

«Se mi votate, sarò il presidente di un Movimento che dice no ad un aumento delle spese militari, ma diremo sì a un investimento shock sulle rinnovabili», così aveva introdotto il voto online per tutti gli iscritti M5s il leader “congelato” Giuseppe Conte. Non solo, la sfida dell’ex Premier aveva visto una promessa ambiziosa e allo stesso tempo “pericolosa” per le sorti del Movimento, vista la non piena compattezza interna: «Vi chiedo nuovamente la vostra fiducia. E non mi interessa prendere il 50% più 1 dei voti. Anzi, dico di più: se il risultato fosse così risicato, sarei il primo a fare un passo indietro. Perché a fronte di un eventuale risultato così di misura, lascerei immediatamente il Movimento che in questo momento ha bisogno di una leadership forte, di una forte investitura».

Ieri Conte è poi intervenuto a “Mezz’ora in più” dove ha lanciato diverse promesse sul futuro prossimo del “nuovo” M5s, in particolar modo è sembrato evocare una potenziale crisi di Governo qualora Draghi proseguisse sul capitolo delle spese militari da aumentare sul fronte guerra in Ucraina: «Se oggi alcune forze di governo volessero spingere per aggiungere a questo patto una corsa verso gli investimenti militari, questo è un elemento nuovo e su questo il governo di deve ascoltare. Se il governo forza e non ci ascolta, è il governo che forza e non ascolta la forza di maggioranza relativa». A domanda specifica sulla crisi, Conte ribadisce che il M5s ad oggi non lo pensa affatto anche se «siamo la forza di maggioranza relativa: se si tratta adesso di discutere un nuovo indirizzo, che non era nel patto fondativo di questo governo, faremo valere la nostra presenza e la forza delle nostre ragioni». I risultati del voto sulla piattaforma SkyVote diranno se la “sparata” del Presidente M5s sui prossimi mesi di Governo saranno stati una sorta di mossa per ottenere un consenso più ampio nel voto online o se invece davvero dovremmo prepararci a settimane di intricate e imprevedibili discussioni in seno all’esecutivo. Ma sul voto di oggi Conte non rischia solo sul fronte Governo, nel suo video di presentazione alla votazione su SkyVote v’è tutta la sfida interna a Luigi Di Maio e alle sue critiche sulla posizione contiana contraria all’aumento delle spese militari: «Il cambiamento del M5s, dobbiamo dirci la verità, ha incontrato anche al nostro interno delle resistenze, ha prodotto alcuni malumori, distinguo. Questo ha offerto anche all’esterno l’immagine di un Movimento 5 Stelle diviso, litigioso, contraddittorio, invece che quella di un Movimento che rema tutto unito nella stessa direzione». E poi ancora, senza citarlo ma rendendo chiaro a chi si riferisse – ovvero il Ministro degli Esteri – Conte conclude «Questo ha richiesto fin qui una dose aggiuntiva di pazienza, ora però non possiamo più permetterci questa debolezza, le sfide che ci attendono ci impongono di essere compatti, uniti».