M5s, anche l’ultimo tabù è pronto a cadere: parliamo del finanziamento pubblico ai partiti, previsto nella dichiarazione dei redditi. Da sempre contrario al 2 per mille, il Movimento potrebbe fare dietrofront, come annunciato dal leader Giuseppe Conte in assemblea congiunta dei parlamentari: “La stragrande maggioranza è pronta ad affrontare la novità”.
“Ci sono quattro o cinque contrari, qualcuno ha dubbi, ma il resto è favorevole”, ha spiegato Conte. Una cosa è certa, ha aggiunto il capo politico M5s: “Credo sia necessario un passaggio sul web per fare votare gli iscritti”. Per poter accedere al 2 per mille, il Movimento dovrebbe iscriversi al registro dei partiti politici, che consentirebbe anche di usufruire dei benefici fiscali previsti per le donazioni liberali ai partiti, come riporta il Corriere.
M5s, sì al 2 per mille
Il cambio di rotta del M5s è legato alle difficoltà economiche, il 2 per mille consentirebbe di tirare un po’ il fiato. Il Corriere sottolinea che il quesito per gli attivisti grillini dovrebbe essere posto in votazione lunedì o martedì mattina, Conte ha promesso “un quesito chiaro”. Non sono mancate le critiche, Danilo Toninelli è entrato in tackle sull’ex premier: “Sono contrario. Si tratta di soldi pubblici e noi che parliamo tanto di identità dovremmo ricordarci che la nostra identità si fonda sul fare politica senza gravare sulle casse dello stato. Non capisco neppure come se ne possa parlare”. Dubbioso anche il deputato Davide Zanichelli, come riporta Open: “Se lo facciamo per 300 mila euro c’è da capire se il gioco vale la candela”.