VOTO M5S SU STATUTO BIS: OGGI 10 MARZO E DOMANI 11 MARZO
È in corso dalle ore 8 fino alle 20 – con seconda convocazione anche domani, 11 marzo 2022 – il voto sulla piattaforma online SkyVote per tutti gli iscritti del Movimento 5 Stelle: l’assemblea M5s è stata convocata dopo le decisioni del Tribunale di Napoli del 2 febbraio (confermate l’8 marzo scorso con la bocciatura del ricorso 5Stelle) e pone come ordine del giorno la ripetizione del voto sul nuovo Statuto del Movimento proposto lo scorso agosto da Giuseppe Conte.
Con le consuete modalità delle precedenti votazioni, oggi 10 marzo e domani 11 marzo è convocata l’assemblea degli scritti per deliberare sul duplice ordine del giorno:
1- «Ripetizione della deliberazione assembleare adottata in date 2/3 agosto 2021 avente ad oggetto “la proposta di modifica dello Statuto e contestuale revoca della deliberazione assembleare del 17 febbraio 2021”, ai fini della sua conferma/convalida»;
2- «Approvazione dello Statuto del Movimento 5 Stelle nella versione approvata il 2/3 agosto 2021, aggiornato con le modifiche richieste dalla Commissione di Garanzia degli Statuti e per la trasparenza e controllo dei rendiconti dei partiti politici ai fini dell’iscrizione del Movimento 5 Stelle nel registro di cui all’art. 4, d.l. 28 dicembre 2013 n. 149, e della conseguente ammissione ai benefici previsti dagli artt. 11 e 12 del citato d.l. n. 149/2013 (deducibilità dei contributi e c.d. 2X1000)».
Il comitato di garanzia M5s ha poi scritto nel messaggio di apertura del voto che «dopo un attento lavoro di analisi di quanto pervenuto, si sottopone all’assemblea il testo definitivo delle modifiche proposte come richiesto dalla Commissione di Garanzia degli Statuti e per la trasparenza e controllo dei rendiconti dei partiti politici ai fini dell’iscrizione del Movimento 5 Stelle nel registro di cui all’art. 4, d.l. 28 dicembre 2013 n. 149, e della conseguente ammissione ai benefici previsti dagli artt. 11 e 12 del citato d.l. n. 149/2013 (deducibilità dei contributi e c.d. 2X1000». Secondo quanto riportato nel comunicato a firma Vito Crimi, ex reggente M5s ma in questo momento unico depositario di un ruolo visto il “congelamento” del voto di agosto sulla Presidenza di Giuseppe Conte, si legge che potranno votare solo gli iscritti da almeno sei mesi come da Regolamento adottato dal Comitato di Garanzia l’8 novembre 2018, «a mente del quale Potranno prender parte a tutte le future convocazioni dell’Assemblea gli iscritti da almeno sei mesi con documento certificato».
M5S, LA SFIDA DI CONTE A QUORUM E GIUDICI
«Noi rispettiamo i provvedimenti dei tribunali anche quelli cautelari e come definizioni provvisori: ma non è possibile che l’azione politica del Movimento 5Stelle sia rallentata e compromessa da cavilli giuridici e carte bollate, non possiamo sospendere la nostra azione in attesa che nel giro di qualche anno arrivino le sentenze», è stato netto ieri Giuseppe Conte nel video di “lancio” del nuovo voto online su SkyVote per il Statuto “bis” del Movimento. L’ex Premier tira dritto, nonostante la bocciatura dei ricorsi presentati al Tribunale di Napoli sulla sospensione del ruolo di Presidente e della validità dello statuto: «Cari iscritti, rispondiamo a chi vuole rallentare il Movimento con la forza del voto democratico: se condividete questo meraviglioso Statuto, votate nuovamente per approvarlo con l’effetto di convalidare la precedente votazione dell’agosto scorso», contesta l’ex Presidente del Consiglio riferendosi ai giudici e agli iscritti ricorrenti contro le votazioni dello scorso agosto. Tanto i ricorrenti guidati dall’avvocato Lorenzo Borrè, quanto l’associazione Rousseau, contestano il nuovo voto scelto oggi da Conte e dal Comitato di Garanzia: si rischiano infatti nuovi ricorsi in quanto si è scelto di adottare il medesimo schema e regolamento del voto di agosto, il che potrebbe bloccare ancora per molti mesi l’attività politica del partito che si avvicina agli appuntamenti elettorali della primavera 2022 (Amministrative) e soprattutto nei primi mesi 2023, con le Politiche Nazionali. Gli attivisti “anti-Conte” potrebbero imbracciare nuovi ricorsi contro il voto del M5s: scrive TgCom 24, «l’intento però è quello di presentare un esposto alla Procura della Repubblica e al Garante per la Privacy sul trattamento dei dati. Sostengono che il M5s essendo privo di un rappresentante legale, non è autorizzato ad indire l’assemblea degli iscritti convocata da mercoledì». Altro fronte di “battaglia” per Conte riguarda il quorum: se non si raggiungerà il quorum previsto, si rivoterà in seconda convocazione, ossia domani 11 marzo; in questo caso sarà sufficiente la maggioranza dei votanti. Resta evidente che un risultato già bastevole oggi darebbe una “garanzia” e “conferma” della leadership di Conte importante, viceversa il ricorso al quorum abbassato potrebbe segnare un passo “falso” della pur breve carriera da Presidente del Movimento per l’ex Premier.