L’attuale governatore della regione Emilia, Stefano Bonaccini, è intervenuto sul voto di Rousseau che ha detto sì alla partecipazione del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni regionali. Intervistato dai microfoni del Corriere della Sera l’esponente del Pd ha spiegato: “Rinunciare ad assumersi responsabilità significa precludersi la possibilità di contare e lavorare per i propri obiettivi, oltre che regalare un vantaggio ad una destra che non sta mostrando particolare interesse per questa regione, ma solo l’intenzione di mandare a casa il governo Conte”. In merito ad una nuova possibile alleanza Pd-M5s, Bonaccini aggiunge: “Non rincorro nessuno perché le alleanze si fanno su programmi chiari. Ma ribadisco che commettono un errore a non confrontarsi sul merito dei problemi che abbiamo davanti e sulle questioni che ho proposto in modo aperto per i prossimi 5 anni”. Resta il fatto che in Regione le due forze politiche hanno già collaborato: “sui diritti civili, su quelli sociali, da ultimo anche sul plastic free” e negli ultimi mesi “sono più le cose che ci hanno visti uniti rispetto a quelle che ci hanno diviso”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



M5S, VOTO ROUSSEAU: IL PARERE DI BONAFEDE E CONTE

Anche il ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, ha espresso il proprio parere in merito alla votazione avvenuta ieri sulla piattaforma Rousseau, che ha decretato la partecipazione del M5s alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria: “Indipendentemente dalle elezioni regionali il governo va avanti – ha risposto il Guardasigilli alle domande dei giornalisti – perché il voto su Rousseau dovrebbe metterlo in difficoltà? Durante la cena non si è parlato di questo – ha poi aggiunto – ci sono tante questioni complicate da affrontare, a cominciare da quella di Taranto”. Secondo quanto raccolto dal Corriere della Sera, i vertici del Movimento 5 Stelle sono sotto accusa, e pare che in molti abbiano preso male la decisione di andare a votare, convinti che anche in Emilia e in Calabria si possa registrare un nuovo flop che faccia definitivamente sparire i pentastellati. Sulla vicenda è infine intervenuto anche il premier Conte, che alla domanda se il voto potesse avere ripercussioni negative sul governo, ha ammesso: “Assolutamente no”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



M5S VOTO, ROUSSEAU, SALVINI STRONCA DI MAIO

Prime reazioni da casa M5s – ma non solo – dopo il voto su Rousseau degli iscritti sulle prossime elezioni Regionali. La linea di Luigi Di Maio è stata “sconfessata”, ma il leader pentastellata guarda con fiducia al futuro: «Il tema di presentarsi in Emilia Romagna e Calabria aveva visioni differenti all’interno del Movimento ed io ho detto che per fare gli Stati Generali a marzo serve e serviva un po’ di tempo, quindi non eravamo in grado di presentarci in Emilia Romagna e Calabria. Ma gli iscritti hanno votato per fare gli Stati Generali, evidentemente non hanno questa urgenza». Il ministro degli Esteri ha poi precisato: «Voglio dirlo con chiarezza: sia in Emilia Romagna che in Calabria sarò in prima linea con tutti gli attivisti ed i candidati». Non è tardata ad arrivare la presa di posizione di Matteo Salvini, ecco le sue parole riportate da Adnkronos: «I militanti 5Stelle hanno sfiduciato Di Maio e Grillo, e con loro il governo contro natura col PD. Le porte della Lega sono aperte a chi vuole davvero il cambiamento». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



M5S, RISULTATI VOTO ROUSSEAU: 70% PER IL SI’ ALLE REGIONALI

A sorpresa vince il “no” nel voto online lanciato su Rousseau ieri sera dal Movimento 5 Stelle per decisione di Luigi Di Maio e Beppe Grillo: gli iscritti M5s hanno deciso che le loro liste dovranno esserci alle Elezioni Regionali 2020 in Calabria ed Emilia Romagna, contraddicendo di fatto la scelta dei principali leader nazionali, Di Maio in primis, che avrebbero preferito una “pausa” per riorganizzare il partito ed evitare oltretutto di mettere il Governo giallorosso in difficoltà qualora vi fosse una sconfitta soprattutto nella tornata emiliana. Sono state espresse 27.273 preferenze su un totale di 125.018 aventi diritto al voto, con il No a trionfare con 19.248 (70,6%), mentre per il Sì 8.025 (29,4%). Di Maio interviene subito dopo i risultati Rousseau apparsi sul Blog M5s con un suo post personale su Facebook, e rilancia «Dobbiamo essere tutti felici del risultato della votazione di oggi. Era necessario fare questo voto perché in tanti, anche persone che hanno fatto la storia del MoVimento, mi hanno espresso i loro dubbi sulla partecipazione al voto in questo momento storico e c’erano tanti strani retroscena sui giornali. Per questo abbiamo deciso, anche con Beppe, di lasciare questa decisione a tutti gli iscritti, che ci hanno dato un mandato chiaro e fortissimo: dobbiamo partecipare alle elezioni regionali con tutte le nostre forze. Ed è quello che faremo»; non solo, per Di Maio il voto sulla piattaforma Rousseau è esplicito e non ammette repliche, «In Emilia Romagna e in Calabria ci presenteremo e i parlamentari e i consiglieri regionali mi hanno chiesto di correre da soli. Alcuni avevano espresso delle perplessità e anche contrarietà rispetto a votare sulla nostra piattaforma. Ma noi siamo il MoVimento 5 Stelle e questo è quello che facciamo quando dobbiamo prendere una decisione importante. Adesso, con questo segnale forte da parte dei nostri iscritti c’è solo una cosa da fare: mettersi pancia a terra e dare il massimo per queste due regioni». Niente patto civico col Pd e niente “pausa” dal voto: gli elettori hanno deciso e questa volta la distanza dalla leadership sembra molto più netta del recente passato. (agg. di Niccolò Magnani)

ATTESI RISULTATI, IRA M5S CONTRO DI MAIO

«A questo post abbiamo lavorato io, Beppe Grillo, Davide Casaleggio e tutti quelli che hanno sulle spalle le responsabilità del Movimento», è il messaggio recapitato da Di Maio in Senato durante la conferenza stampa sul Dl Clima mentre stanno per concludersi le votazioni online su Rousseau in merito alla partecipazione o meno del M5s alle prossime Elezioni Regionali 2020. «Siamo in difficoltà lo ammetto, anche se preferisco non votare», ha ricordato ancora Di Maio davanti ai giornalisti che chiedevano il perché di una votazione improvvisa che potrebbe mettere ancora più in difficoltà un partito già nel caos su più fronti. «Il Movimento sta facendo questa azione, non per decidere esclusivamente su un appuntamento elettorale ma perché riconosciamo che c’è un momento di difficoltà, che dopo 18 mesi al governo e 10 anni nelle istituzioni, abbiamo bisogno di definire una nuova carta di valori, una nuova organizzazione e nuovi obiettivi ed è normale che devi dedicare tutte le energie che hai a quell’obiettivo sennò non riesci», conclude il ragionamento Di Maio, mentre emergono non pochi malumori nella base M5s sul voto Rousseau e sui possibili risultati che potrebbero arrivare da qui a qualche ora. «Per coerenza le dimissioni immediate dall’incarico di coordinatore del Movimento 5 Stelle per la campagna elettorale relativa alle Regionali della Calabria», è la dura reazione di Parente, fino ad oggi coordinatore M5s Calabria. Anche dall’Emilia Romagna l’invito della base è votare “no” alla domanda posta su Rousseau, «Il Movimento sta attraversando una fase di cambiamento. Ma mandare i cittadini nelle istituzioni è nel suo dna. Per questo vi invitiamo a votare ‘no’ al quesito proposto su Rousseau per permettere la presentazione della lista M5s alle prossime Regionali in Emilia-Romagna», ribadiscono gli attivisti 5Stelle emiliani. (agg. di Niccolò Magnani)

DI MAIO “IO SU ROUSSEAU NON VOTO, MA…”

Non tira “buona aria” nel M5s dopo la presentazione a sorpresa del voto su Rousseau per partecipare o meno alle Regionali in Emilia Romagna e Calabria: i risultati della votazione online arriveranno dopo le ore 20, ma intanto il suo leader Di Maio non si sforza moltissimo per non far capire come la pensa in merito. Raggiunto in Parlamento dai cronisti, il Ministro degli Esteri spiega «Io di solito preferisco non votare ma chiedere al Movimento quale sia la direzione da prendere. I più grandi errori li ho fatti sempre quando decidevo da solo. Gli uomini soli al comando diventano dei palloni che poi scoppiano. Io credo che le decisioni importanti vanno prese con gli iscritti». Poi però l’affondo contro il Pd, soprattutto in Calabria «nessuno vuole andare col Pd su questo territorio»; ai deputati che lamentano la decisione improvvisa di chiamare al voto su decisioni del genere, cosa invece non fatta ad esempio in altre tornate elettorali recenti, Di Maio replica «decidiamo io e Grillo e ci siamo sentiti al telefono». Il punto di vista, importante, nel leader grillino si fa sentire nella chiosa: «Se ci presentiamo ora non avremo tempo di avere degli stati generali per creare un’organizzazione solida del Movimento 5 Stelle. […] Servono 3-4 mesi almeno per definire gli obiettivi dei prossimi 10 anni». (agg. di Niccolò Magnani)

IRA DEPUTATI M5S SUL VOTO

Nuovo voto online previsto per oggi sulla piattaforma M5s Rousseau. Dalle ore 12:00 alle 20:00, gli iscritti saranno chiamati a decidere la partecipazione o meno del Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria che si terranno nei prossimi giorni. “E’ il momento di chiederci – si legge sul sito web pentastellato, Blog delle Stelle – se la grande mobilitazione di crescita e rigenerazione del M5s sia compatibile con le attività elettorali. Per questo motivo abbiamo deciso di sottoporre agli iscritti la decisione riguardante la partecipazione alle imminenti elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria”. Il post prosegue spiegando che sono stati consultati i grillini di vecchia data, “e tutti concordano che serva un momento di riflessione, di standby. Ma decidiamo insieme”.

VOTO ROUSSEAU SU ELEZIONI REGIONALI

Una decisione, quella di chiamare al voto il popolo pentastellato, che ha fatto storcere il naso a molti, a cominciare dal deputato Francesco Forciniti, uno dei 17 referenti calabresi M5s eletti in parlamento, che attraverso la propria pagina Facebook ha espresso il proprio punto di vista senza troppi giri di parole: “Se ci sarà impedito di partecipare alle prossime elezioni regionali calabresi, si sarà consumato un subdolo gioco di palazzo per lasciare al Pd qualche possibilità in più di salvare le proprie poltrone emiliane, con l’illusione da parte di qualche stratega romano che questo possa rafforzare il governo giallorosso. Evidentemente l’esperienza del caso Diciotti e del rapporto con Salvini non ci ha ancora fatto capire che piegarsi alla volontà degli alleati di turno non rafforza in alcun modo il governo”. Un voto che rischia quindi di creare un nuovo tornado all’interno del M5s, già profondamente scosso dalla recente decisione di unirsi al Partito Democratico per la costituzione del governo giallorosso.