Il Governo mette la fiducia alla Camera sul Dl Covid, il decreto proroga dell’emergenza coronavirus, e monta la rabbia nel Movimento 5 Stelle. Già nelle scorse ora circolavano rumors sulla possibile fiducia, legato al muro M5s contro il ritiro dell’emendamento a firma di Federica Dieni per cancellare la norma che modifica la legge del 2007 sul rinnovo dei vertici dei servizi segreti. Stando a quanto riportato dall’AdnKronos, c’è stato il pressing del capo politico grillino Vito Crimi, oltre che del viceministro Stefano Buffagni con altri membri del governo. È stato anche tentato un compromesso per modificare il testo del decreto, ma alla fine il ministro Federico D’Incà ha annunciato la fiducia. «La normativa che riguarda i Servizi, quindi la sicurezza nazionale, non riguarda alcuni o pochi ma tutti. Sono profondamente contrariata», afferma Dieni all’agenzia di stampa. E un big grillino tra i firmatari dell’emendamento avverte il premier Giuseppe Conte: «Conteranno parecchie diserzioni sul voto di fiducia, siamo stanchi di questi continui ricatti sulla tenuta del governo». (agg. di Silvana Palazzo)



M5S VS CONTE SU CASO SERVIZI SEGRETI

Abituato a gestire gli attacchi che arrivano dall’opposizione, ora Giuseppe Conte deve fare attenzione anche al fuoco amico. Quello che il Movimento 5 Stelle ha lanciato contro il presidente del Consiglio potrebbe essere definito un “siluro”. Il retroscena è rivelato dal Corriere della Sera, secondo cui questa potrebbe essere una mossa strategica del M5s per provare a indebolire il premier. La questione riguarda la modifica della legge sui servizi segreti e la possibilità di rinnovo per altri quattro anni ai vertici dell’intelligence italiana. Una questione che ha fatto insorgere l’opposizione di centrodestra e ha imbarazzato Partito democratico e appunto M5s. Ora spunta un emendamento tra i tanti, firmato da una quarantina di deputati Cinquestelle, che chiede la cancellazione di quella norma. Del resto, Federica Dieni, deputata grillina e membro del Copasir, era stata la prima a sollevare la questione. Ora è la prima firmataria dell’emendamento. «Un attacco a Conte? Non vogliamo andare contro il governo», precisa al quotidiano.



GOVERNO A RISCHIO? OPPOSIZIONE PREPARA “SGAMBETTO”

Secondo Federica Dieni è più opportuno apportare quella modifica «con una legge ordinaria e dopo aver sentito entrambe le camere». Riguardo i firmatari si evidenzia che «ci sono tutte le anime del Movimento». Resta ora da capire come si comporterà la maggioranza che dovrà esprimere un parere sull’emendamento. A tal proposito, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, c’è già qualcuno convinto che alla fine Dieni e il resto dei firmatari M5s saranno costretti a ritirare l’emendamento sulla cancellazione della modifica alla legge sui servizi segreti. «La notte è lunga», ironizzano loro. Una cosa è chiara: un voto su quella modifica potrebbe far implodere il Governo. È uno “schiaffo” che sarebbe votato anche dall’opposizione, che non solo è contraria a quella modifica, ma non vede l’ora di fare sgambetti al presidente del Consiglio. «Se prevede la soppressione di quella norma, che noi consideriamo sbagliata, lo votiamo a prescindere dalla firma», ha anticipato Francesco Lollobrigida di Fratelli d’Italia.

Leggi anche

Sondaggi politici 2024/ Astensione 44% ‘doppia’ FdI: Pd 22%, Lega +2% su AVS. Crolla fiducia nel campo largo