“La Cina può svolgere un ruolo importante nel conflitto in Ucraina, in particolare per trovare un cammino per la pace” ha affermato Macron presso l’ambasciata di Francia a Pechino. “La Cina, proprio in forza del suo stretto rapporto con la Russia ribadito in questi giorni, può giocare un ruolo importante” ha dichiarato, facendo riferimento alla recente visita di Xi Jinping a Mosca. Secondo il presidente francese,”La Cina ha affermato di riconoscere la Carta delle Nazioni Unite, della quale sono parte fondamentale l’integrità territoriale e la sovranità delle nazioni. E credo che difenderle significhi anche camminare insieme e cercare insieme una via per la pace”.
Nella visita di tre giorni in Cina, il presidente francese vorrebbe convincere Pechino ad aumentare l’impegno, facendo leva sulla sua influenza su Putin, per bloccare il conflitto in Ucraina. Macron mira a stringere un legame più stretto con un partner commerciale chiave come la Cina. La strategia francese è mirata a sostituirsi all’UE per dialogare con i paesi dell’Est.
Macron a dialogo con Usa e Cina: l’obiettivo del presidente
Macron di recente è volato negli Stati Uniti per incontrare Biden e discutere dell’Inflation reduction act (Ira) statunitense, che dalla Francia viene considerata una minaccia per l’industria europea. La legge include crediti d’imposta per i prodotti realizzati utilizzando parti provenienti dal Nord America. Le misure penalizzerebbero molti prodotti fabbricati in Europa: per questo si rischia una forte delocalizzazione delle aziende Ue in territorio americano. Dunque, Macron ha chiesto a Biden delle esenzioni. Dietro, però, ci sarebbe altro.
La visita di Macron negli Usa e ora in Cina sarebbe frutto di un tentativo di imporsi come leader dialogante dell’Ue nei rapporti con Pechino. C’è infatti la volontà di mantenere degli accordi nel settore dell’aviazione e nel comparto nucleare di Areva. Gli Stati Uniti sarebbero pronti a riconoscere alla Francia un benefit, dando a Macron un ruolo da interlocutore privilegiato di Washington anche in Asia, come sottolinea La Verità. Intanto, Cnooc, la compagnia di idrocarburi nazionale cinese, ha venduto circa 65.000 tonnellate di gas naturale liquido alla francese Total in yuan.