Macron a Marsiglia dichiara guerra agli spacciatori con l’operazione “Piazza Pulita XXL”
Nella giornata di martedì il presidente francese Emmanuel Macron è volato a sorpresa a Marsiglia, quasi nell’estremo Sud della Francia, per dichiarare guerra agli spacciatori ed avviare ufficialmente l’operazione chiamata “Piazza Pulita XXL“. Una sorta di ripartenza per la città francese, che da ormai più di un anno si trova al centro di un violento scontro tra bande narcotrafficanti rivali, che ha causato fino ad ora 49 morti (tra cui una civile di 22 anni) e più di un centinaio di feriti.
Per la sua personale guerra agli spacciatori, ai quali promette di “distruggere le reti e rendere la vita impossibile”, Macron ha dispiegato a Marsiglia 4mila agenti di polizia supplementari e 22 giudici di rinforzo che avranno il compito di velocizzare i processi per gli arrestati. L’operazione, avviata tecnicamente già dalla giornata di lunedì, in appena 24 ore ha portato a 98 arresti, effettuati con retate della polizia in alcuni dei quartieri sensibili, tra cui il famigerato Castellane. Dopo la visita di Macron a Marsiglia, però, di quelle guerra agli spacciatori non sembra esserci veramente traccia, racconta un corrispondente del Corriere, con la (mala)vita nel quartiere Castellane tornata alla normalità.
Il boss telefona dal carcere: “A Marsiglia comandiamo noi”
La guerra agli spacciatori che Macron ha promesso (e promosso) a Marsiglia durerà per un numero non meglio precisato di settimane, ma sono molti a credere che non sarà sufficiente un’operazione isolata per sgominare le fittissime reti di narcotraffico. Tuttavia, lo scopo è quello di riportare alla tranquillità la città, interrompendo la guerra in corso tra DZ Mafia e Yoda, due noti clan di narcotrafficanti che operano nel marsigliese.
Una guerra, quella tra gli spacciatori a Marsiglia, che oltre ad aver stimolato la risposta di Macron è anche iniziata per caso, dopo che i due boss dei clan si sono incontrati casualmente a Phuket, scontrandosi tra loro e poi portando il conflitto in Francia. I boss, dal conto loro, non sembrano essere particolarmente spaventati, neppure quelli che si trovano già in carcere, tanto che subito dopo la visita di Macron a Marsiglia, con un cellulare (tecnicamente non ammesso tra le mura carcerarie) hanno telefonato alla radio pubblica France Info. “Con gli altri detenuti ci siamo fatti una bella risata”, ha spiegato una voce alla radio, ricordando che “il traffico si gestisce da qui, in prigione, non avete idea della quantità di soldi in ballo. Con i poliziotti schierati ci sarà solo più sangue, perché nessuno rinuncerà alla sua ricchezza”.