Emmanuel Macron alza ancora una volta il telefono per chiamare i leader europei. Dopo aver avuto più colloqui con Putin, il presidente della repubblica francese ha contattato il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi. Alla base due confronti telefonici c’è ovviamente quanto sta accadendo in Ucraina dallo scorso 24 febbraio, quando la Russia ha invaso il Paese di Zelensky, non accentando la sua volontà di entrare nella Nato.



Alla base della telefonata di Macron ai leader europei c’è proprio la volontà di fare il punto su quanto sta accadendo in Ucraina. Come ha reso noto l’Eliseo, i colloqui con Scholz e Draghi sono stati incentrati sulla guerra e sulla “preparazione dei vertici straordinari della Nato e del G7, giovedì prossimo, e del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo”. Volontà di fare il punto e di stabilire dunque una linea comune per le prossime scadenze, ovvero le riunioni di Nato, G7 e Consiglio Europeo.



Macron chiama Draghi e Scholz: i temi discussi

Le telefonate di Macron a Mario Draghi e Olaf Scholz hanno dunque come obiettivo quello di discutere della preparazione dei vertici di Nato e G7 in virtù dei prossimi incontri. I colloqui telefonici, come sottolineato nel comunicato della presidenza della Repubblica francese, “fanno seguito ai colloqui di ieri che il presidente francese ha avuto con il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel”. Prosegue, dunque, il giro di telefonate del presidente della Repubblica francese ai colleghi europei.

Il contenuto delle due conversazioni con Italia e Germania sarebbe stato lo stesso. Come spiegano dall’Eliseo si tratta di un’occasione “per fare il punto sulla situazione in Ucraina, sulle sanzioni europee e sul sostegno umanitario, economico e di sicurezza dell’Unione”. Si è parlato anche di sicurezza energetica, come si legge nella nota: “Le discussioni hanno riguardato anche le possibili risposte a breve e medio termine per assicurare la sicurezza energetica europea e far fronte all’aumento dei prezzi, nel quadro degli obiettivi fissati al Vertice di Versailles e in vista del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo”. Inoltre discussioni sulle conseguenze della guerra su scala mondiale e soprattutto sulla sicurezza alimentare, che“sarà all’ordine del giorno del vertice straordinario del G7 a Bruxelles”.

Leggi anche

MIGRANTI/ Ora lo stop piace anche a sinistra, ma gli elettori preferiscono l’"originale" (di destra)