Il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato gli alleati europei ed occidentali a non essere “codardi” davanti alle sfide che il futuro ci pone davanti, reagendo con coraggio e determinazione. L’occasione è stata quella dell’apertura, avvenuta oggi, del suo viaggio diplomatico in Repubblica Ceca, mentre il senso generale potrebbe essere interpretato come un’assunzione di responsabilità per le sue dichiarazioni sull’invio di truppe in Ucraina.



Lo stesso viaggio di Macron a Praga, d’altronde, riferisce il suo entourage, ha tra gli oggetti di discussione anche la posizione, fermamente respinta dalla Repubblica Ceca e dal resto della comunità internazionale, sull’invio di truppe per sostenere lo sforzo bellico di Kiev. Inoltre, assieme al suo omologo ceco, Petr Pavel, discuterà dell’acquisto di 800mila proiettili in un mercato esterno all’Unione Europea. Macron, inoltre, grazie al viaggio a Praga mira a dimostrare la sua “particolare attenzione”, non meglio definita dall’entourage, nei confronti dell’Europa centrale.



Emmanuel Macron: “Davanti alla Russia non dobbiamo essere codardi”

E proprio da Praga, poco prima di avviare ufficialmente i lavori con il suo omologo, Emmanuel Macron si è brevemente rivolto al popolo francese e a quello europeo, oltre che ai suoi vari colleghi nei 27 stati europei. Secondo il presidente francese “ci stiamo indubbiamente avvicinando a un momento della nostra Europa in cui sarà consigliabile non essere codardi“. Nessuno, ha sottolineato, vorrebbe “vedere le tragedie che verranno”, così come nessuno vuole “vedere quello che sta già accadendo”.



La Francia e la Repubblica Ceca tuttavia, ha sottolineato ancora Macron, “credo siano consapevoli di ciò che sta accadendo in Europa”. E quel qualcosa, apparentemente chiaro per il presidente francese, è che “la guerra è tornata sul nostro suolo” a causa di “potenze diventate inarrestabili”, con un chiaro ma non diretto riferimento alla Russia, “estendendo la minaccia ogni giorno, attaccandoci sempre di più”. In chiusura, Macron ha esortato (invitato?) gli alleati ad “essere all’altezza della sfida della storia e del coraggio che essa implica”.