Il Parlamento europeo ha dato il suo via libera all’AI Act, ma la Francia non ha la stessa visione. Il presidente Emmanuel Macron ha criticato il regolamento sull’intelligenza artificiale che dovrebbe entrare in vigore nel 2024, annunciando la “risposta” di Parigi. Intervenuto a un evento tecnologico, il titolare dell’Eliseo ha reso noto che gli investitori istituzionali si sono impegnati a stanziare 7 miliardi di euro in finanziamenti per sostenere l’innovazione tecnologica conosciuta come Tibi 2.
Nel corso del suo intervento, Macron ha anche annunciato riduzioni dell’imposta sul reddito per individui che investono in startup. Il presidente transalpino ha speso parole importanti per i talenti del settore della ricerca sull’AI: “Siamo leader nell’Europa continentale. Siamo leggermente dietro agli inglesi, ma non è impossibile recuperare”. Ma c’è ancora tanto da fare, ha aggiunto, rimarcando la superiorità di Usa e Cina.
Macron contro l’AI Act europeo
L’AI Act europeo intervenire per limitare l’uso della tecnologia, a partire dal divieto della sorveglianza biometrica remota in tempo reale. Come evidenziato da Il Sole 24 Ore, i legislatori vogliono che le regole abbiano un impatto sulle aziende entro il 2026, ma prima sarà necessario negoziare con tutti gli Stati membri. E l’attacco frontale firmato da Macron segnala le tensioni sul tema. Secondo il leader dell’Eliseo, la materia va trattata facendo leva sulla cooperazione mondiale nella regolamentazione: “Non possiamo farlo solo per l’Europa continentale. L’OCSE sa costruire approcci internazionali, come abbiamo fatto con le questioni fiscali. Secondo me, questo è l’approccio che dobbiamo adottare per evitare di creare pregiudizi”