Nella serata di ieri si è tenuto un nuovo discorso alla nazione, in diretta televisiva, da parte del presidente francese Emmanuel Macron. L’inquilino dell’Eliseo ha annunciato, a partire dal prossimo 15 dicembre, il green pass per gli over 65 valido solamente con la terza dose, di conseguenza, coloro che hanno già completato il ciclo vaccinale ma che non si sottoporranno al richiamo, non potranno più utilizzare il passaporto vaccinale. Macron si è rivolto ai sei milioni di francesi che ancora non si sono sottoposti al siero anti covid, dicendo loro “vaccinatevi”, il cuore del suo nono discorso tenuto da quando è scoppiata la pandemia.
Il green pass per gli over 65 scadrà solamente nel caso in cui la seconda dose è stata ricevuta da più di sei mesi, e di conseguenza queste persone, entro la metà del prossimo mese, dovranno ricevere il booster, pena la scadenza del “pass sanitaire”, il nome francese del passaporto vaccinale. Sempre durante il mese di dicembre verrà lanciata anche una campagna ad hoc per tutti i francesi di età compresa fra i 50 e i 64 anni, con l’obiettivo appunto di incentivare ulteriormente sia le terze dosi quanto i vaccini in generale.
MACRON, DISCORSO ALLA NAZIONE: “A BREVE LA COSTRUZIONE DI DUE NUOVI CENTRALI NUCLEARI”
La Francia è senza dubbio una delle nazioni messa meglio per quanto riguarda questa fase della pandemia, anche se i casi hanno superato quota 7.000 ogni giorno, contro i 4.000 di un mese fa, ma con un tasso di positività molto alto, pari al 2.75%, triplicato nel giro di trenta giorni, e un tasso di incidenza pari a 72 casi ogni 100mila abitanti, superiore alla soglia dei 50.
«Negli ultimi due anni siamo riusciti, insieme, a resistere alla crisi sanitaria», un passaggio del discorso di Macron che ha voluto anche ringraziare i «51 milioni tra noi che oggi sono completamente vaccinati, cosa che ci rende uno dei Paesi meglio protetti al mondo». Il presidente francese ha toccato anche altri temi, a cominciare dalla riforma delle pensioni, che verrà rinviata, e dal rilancio del nucleare, con la costruzione di altre due nuove centrali «Per garantire l’indipendenza energetica della Francia, per la prima volta da decenni rilanceremo la costruzione di rettori nucleari nel nostro Paese».