“Israele deve smetterla di uccidere donne e bambini nella Striscia di Gaza”: lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, in un’intervista all’emittente britannica Bbc. Parlando con i cronisti inglesi, il presidente ha affermato che “non c’è giustificazione” per i raid che causano vittime civili e infine ha auspicato un cessate il fuoco andrebbe a beneficio di Tel Aviv. Parlando dell’assalto di Hamas del 7 ottobre, Macron ha sottolineato che la Francia li condanna e che Israele ha il diritto di difendersi. Il presidente, rivolgendosi al governo e all’esercito di Tel Aviv, ha lanciato un appello: “Chiediamo loro di fermare questi bombardamenti”.
Per il presidente francese, bisognerebbe fare di più per la popolazione della Striscia di Gaza. Lo stesso appello è stato rivolto dal commissario generale dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati in Palestina e in Medio Oriente, Philippe Lazzarini, poco prima dal vertice della Lega Araba in programma oggi a Riad. Secondo il dirigente delle Nazioni Unite, la situazione sarebbe “catastrofica” dopo un mese di bombardamenti.
Popolazione di Gaza, preoccupazione dell’Onu
Con riferimento al vertice di Riad, Lazzarini, commissario generale dell’Agenzia dell’Onu, ha evidenziato che “la popolazione della Striscia di Gaza ha sempre contato sul supporto e la solidarietà araba”. Il commissario generale ha aggiunto: “Ne ha bisogno adesso, più che mai”. Gli Stati arabi hanno il compito di “riportare la speranza e ricreare l’orizzonte politico per la popolazione palestinese prima che sia troppo tardi”. A seguito degli assalti dei commando di Hamas nel sud di Israele sarebbero morte, secondo stime dell’amministrazione locale, oltre 11mila persone. Tra le vittime anche i dipendenti di Unrwa: “genitori, insegnanti, infermieri, dottori e operatori umanitari” ha ricordato Lazzarini, chiedendo “un cessate il fuoco immediato”.
Così come le parole di Lazzarini, anche i commenti di Macron sono arrivati poche ore prima che l’agenzia umanitaria Medici Senza Frontiere si dichiarasse “estremamente preoccupata” per la sicurezza dei pazienti e del personale medico dell’ospedale al-Shifa, il più grande della Striscia di Gaza. Qui infatti, “nelle ultime ore, gli attacchi si sono drammaticamente intensificati”, come si legge in un comunicato. “Il nostro personale dell’ospedale ha segnalato una situazione catastrofica all’interno solo poche ore fa” ha fatto sapere il nosocomio.