Emmanuel Macron scopre le carte sulla lunga e complessa partita per la guida alla Commissione Europea: non ha mai accettato la leadership di Manfred Weber del Ppe, bocciando a più riprese il sistema dello “spitzenkandidat” e ora getta la maschera incoronando la leader secondo lui ideale per guidare la “nuova” Europa, Angela Merkel. «Se la Cancelliera si candidasse come nuovo Presidente della Commissione Ue io la voterei: l’Europa ha bisogno per i suoi vertici di personalità forti; ha bisogno di persone con credibilità e competenze» ha spiegato l’inquilino dell’Eliseo in una intervista alla tv svizzera Rts. Il gruppo di Macron, assieme all’Alde, nelle ultime Elezioni Europee è arrivato al quarto posto (dopo Ppe, Pse e Verdi) ma si è rivelato fin da subito il vero “ago della bilancia” per coordinare le scelte alla guida della Ue e per evitare soprattutto accordi dei Popolari con l’area di Visegrad e la Lega di Salvini. La strategia di Macron è molteplice e non nasce solo dalla stima e profondo legame negli accordi già stretti fra Germania e Francia: il leader di EM può sia giocare il ruolo del “decisionista”, sia lanciare un messaggio agli Stati Membri che saranno ancora Parigi e Berlino, piaccia o non piaccia, a guidare i vertici della “nuova” Europa del futuro.
MACRON “BOCCIA” WEBER E “INCORONA” ANGELA MERKEL
«Nessuno conosce questi Spitzenkandidaten», è la frase con tono quasi “sprezzante” con cui Macron “risolve” le sue convinzioni contro Weber e gli altri candidati dei partiti pre-voto del 26 maggio: la cancelliera tedesca ha più volte ribadito di non essere interessata a lasciare il suo ruolo a Berlino per andare a presiedere la Commissione ma il pressing di Macron inizia a farsi serrato e comunque deriva dalla sua totale non fiducia dei candidati, da Vestagher e Timmermans passando ovviamente per quel Weber “troppo a destra”. Nella stessa intervista, il Presidente di Francia ha poi auspicato che «i quattro ruoli più importanti della massima istituzione europea – presidente della Commissione, presidente del Parlamento, ministro degli Esteri e presidente del Consiglio europeo – siano ricoperti da due donne e due uomini». Le trattative continuano, ma la luce in fondo al tunnel sembra essere ancora molto lontana..