In un testo pubblicato su La Tribune domenica 18 agosto, il partito politico France Insoumise (LFI) ha minacciato di avviare una procedura di impeachment contro Emmanuel Macron. Il presidente è stato accusato di “colpo di stato istituzionale contro la democrazia” per il suo rifiuto di “prendere atto” del risultato delle elezioni legislative di luglio, dove l’alleanza di sinistra è uscita vincitrice: da quel momento, infatti la Francia non ha ancora un presidente. Come si legge ancora nel testo pubblicato su La Tribune, il presidente francese “deve sapere che tutti i mezzi costituzionali saranno usati per rimuoverlo piuttosto che sottometterci al suo colpo malvagio contro la regola fondamentale della democrazia: in Francia, l’unico padrone è il voto popolare”.
Le accuse nei confronti di Macron fanno riferimento all’articolo 68 della Costituzione, che consente al Parlamento di mettere sotto accusa il presidente per “inadempienza alle sue funzioni manifestamente incompatibile con l’esercizio del suo mandato“. Tuttavia, l’iniziativa dell’impeachment secondo alcuni, come il segretario del Partito socialista Olivier Faure, sarebbe impraticabile perché “presuppone una maggioranza di due terzi in entrambe le assemblee” che al momento non sussiste.
Macron effettuerà un “colpo di mano contro la democrazia repubblicana”
La segretaria nazionale dei Verdi, Marine Tondelier, ha spiegato che “per quanto riguarda i Verdi, stiamo dedicando tutte le nostre energie per garantire che Lucie Castets sia nominata il prima possibile”. Parlando a Le Journal de Dimanche, Emmanuel Macron ha spiegato che sceglierà il Primo Ministro entro il 28 agosto e che potrebbe essere un “non politico”. A dire che Macron sta effettuando “un colpo di mano contro la democrazia repubblicana” è stato Jean-Luc Mélenchon, fondatore del partito vittorioso alle elezioni, scrivendolo sul proprio blog. Secondo i leader di LFI, Macron sarebbe in procinto di nominare un capo di governo senza tenere conto dei risultati delle elezioni legislative, che hanno visto trionfare proprio la sinistra.