L’atteggiamento di Emmanuel Macron sulla questione di Taiwan è stato giudicato da molti come “troppo disinteressato” ai problemi della democrazia, e molto calcolatore, perché lo scopo sarebbe quello di non perdere i privilegi che l’Europa cerca di acquisire dalla Cina. Uno tra i più critici oppositori del presidente francese è stato Daniel Hannan, scrittore politico ed opinionista, che sulle pagine del giornale inglese Sunday Telegraph ha pubblicato un articolo nel quale esamina tutti gli errori di Macron dopo l’incontro con Xi JingPing.
Il giornalista britannico inizia affermando che “Emmanuel Macron ci ha appena ricordato perchè abbiamo fatto bene ad uscire dall’Europa“, sottolineando che il presidente “Dovrebbe smettere di seguire la linea degli USA per quanto riguarda il fascicolo su Taiwan“. Perchè “in questo modo cerca soltanto di potare avanti un’idea che l’Europa dovrebbe rappresentare il “Terzo Polo” tra Cina e Usa, ma in realtà, più che sul piano di supremazia politica ed economica, occorrerebbe dimostrare una ferma posizione tra regime dittatoriale e democrazia“.
Da Uk critiche a Macron “Ignorare la democrazia di Taiwan è grosso errore”
Nell’articolo del Sunday Telegraph, lo scrittore Daniel Hannan attacca Macron non solo per il suo atteggiamento neutrale nei confronti della questione Taiwan, ma anche ricordando come le scelte del presidente spesso siano state “grossi errori” , anche a livello politico, “La “vanità” di Macron ha portato spesso ad incontri personali con dittatori e politici che rappresentavano un regime“. Ora questa nuova alleanza con Xi sembrerebbe voler significare che l’Europa ha finalmente assunto un ruolo importante come “terzo polo”, ma in realtà, sottolinea Hannan, il presidente cinese è molto bravo a manipolare e probabilmente Xi si è assicurato che “la Cina ottenesse ciò che doveva ottenere“.
In cambio di “promesse di mediazione” nella guerra Russia – Ucraina che probabilmente non saranno mai concretizzate. Macron starebbe pericolosamente ignorando la necessità di mantenere la democrazia a Taiwan, e commettendo un pericoloso sbaglio, come quello che aveva fatto incontrando più volte Putin e dichiarandosi “amico” del presidente russo, mantenendo i contatti amichevoli e poi cercando di fare da mediatore, anche durante i primi periodi della guerra in Ucraina.