Già da alcune settimane si vocifera che Macron intenda stravolgere Notre-dame de Paris, sostituendo i simboli della cristianità con icone che richiamano il transumanesimo. Finora questi ‘rumors’ provenivano solo dal mondo complottista, ma sembra invece esserci qualcosa di reale. Lo si apprende da La Verità.



Macron sarebbe infatti intenzionato a non far più posizionare le 6 vetrate di Eugène Viollet- le -Duc facendole sostituire con altre dal carattere più contemporaneo, “espressione della Francia di oggi”. Ed è questa modernità che preoccupa, e che lascerebbe pensare che le simbologie religiose siano sostituite da figure astratte e lontane dalla religione. Questa conclusione è arrivata a seguito della ‘querelle’ nata all’indomani della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi, che non è sembrata rappresentare l’Ultima cena ma che appariva invece rivolta a riferimenti esoterici. Gli indizi in questo senso sembrano quindi sommarsi, sebbene non si conoscano ancora i soggetti che riempiranno le vetrate della cattedrale.



NOTRE-DAME: COS’HA IN MENTE MACRON?

Nel corso delle ultime settimane si stanno diffondendo le tesi più svariate sulle vetrate di Notre-Dame, tra chi sospetta che verranno inserite figure sataniste, a chi pensa che saranno aggiunti riferimenti gender e rivolti all’inclusione. Per il momento resta il mistero ma crescono le preoccupazioni. Alcune bozze che erano circolate, sebbene prive di ufficialità, si richiamavano all’astrattismo di Picasso. La cosa certa è che non ci saranno più riferimenti religiosi né alla cristianità.

Ne è seguito un ‘tam tam’ mediatico, tra indignazione di francesi, credenti e apertura di petizioni per fermare il ‘disegno’ di Macron. Ma il dibattito si è anche fatto più serio. È stata infatti avviata anche una class-action da parte di alcuni donatori che avevano messo a disposizione importanti somme per restaurare le vetrate di Notre-Dame, ed è partito anche un ricorso da parte di un’associazione di architetti sulla base del fatto che la Francia, aderendo alla Convenzione di Venezia del 1964, si è impegnata a “preservare, nei restauri, gli elementi storici dei monumenti nazionali senza alterazioni mediante aggiunte moderne”. E rimbalza subito anche una riflessione: chi ha deciso che il cristianesimo sia sorpassato e che non sia ‘contemporaneo’? La domanda resterà priva di risposta in attesa degli eventi.