Si stringe il cerchio attorno a Christian Brueckner, l’uomo indagato per il presunto omicidio di Maddie McCann e di altri due bambini scomparsi. Secondo quanto riferito dal quotidiano tedesco “Bild”, la sua ex dipendente 34enne Lenta Johlitz (lavorava nel suo chiosco) ha dichiarato di come l’uomo in passato perse completamente le staffe sul caso Maddie. “Una volta ha perso del tutto il controllo quando ci siamo seduti insieme con alcuni amici e abbiamo avuto una conversazione sul caso Maddie. Voleva che smettessimo di parlarne e gridò: ‘Adesso la bambina è morta e basta. Puoi far scomparire rapidamente un cadavere! Anche i maiali mangiano carne umana!'”. Anche Peter Erdmann, 64enne ex impiegato presso la Grundschule Hohsteig (scuola elementare), ha raccontato un retroscena agghiacciante sul pedofilo: “I bambini venivano a scuola con pony e orsacchiotti. Chiedevo loro dove li avessero presi, e mi dicevano: ‘Ce li ha dati Christian al chiosco’. Era solito fare questi regali quando i piccoli passavano la mattina. All’epoca non ci ho riflettuto più di tanto. Andavo a trovare Christian nel chiosco e mi è sempre sembrato amichevole. Gli ho anche chiesto se faceva lui i regali e mi ha detto che aveva una scatola piena di giocattoli al chiosco”.
MADDIE MCCANN: BRUECKNER PICCHIAVA E STUPRAVA LE DONNE
Non è tutto: l’ex fidanzata del presunto omicida di Maddie McCann ha riferito che l’uomo la afferrava per la gola e abusava di lei, come confermato da un suo amico alla “Bild”. “Aveva circa 17 anni ed era bionda. Era una donna molto piccola, gracile. Mi ha detto che Brueckner l’aveva colpita e l’aveva strangolata. Me l’ha detto lei stessa. Ho visto segni di strangolamento sul suo collo”. E ancora: “Permetteva ai bambini di 9 anni di lavorare per lui nel chiosco. Una volta andò in vacanza in Portogallo per sei settimane e lasciò i cani soli a morire”. Come riferito dal quotidiano “La Repubblica”, inoltre, sul 43enne pende una condanna a sette anni per aver stuprato e picchiato brutalmente in Algarve, tredici anni fa, un’americana 72enne. “Ma la sentenza è sospesa: il condannato contesta le modalità di estradizione dal Portogallo”, si legge sul giornale. Nel corso della sua esistenza, l’uomo ha collezionato 17 condanne in tutto per i reati più diversi, i più gravi dei quali connessi alla pedofilia. Nel 2018 è stato arrestato a Milano dai carabinieri per spaccio di droga.