Si celebra oggi, lunedì 15 aprile 2024, la primissima giornata nazionale dedicata al Made in Italy, occasione voluta dal governo Meloni per celebrare quelli che sono a tutti gli effetti i prodotti d’eccellenza del nostro territorio, sia dal punto di vista agroalimentare, che da quello manifatturiero. Un giro d’affari che dal punto di vista alimentare, ricorda la trasmissione UnoMattina citando dati di Filiera Italiana, vale ben 64 miliardi di euro, ai quali, però, se ne accompagna anche un altro di quasi il doppio (precisamente 120 miliardi nel cibo e 104 nel manifatturiero) di prodotti bollati come ‘fake Made in Italy‘ e che non hanno nulla dell’eccellenza italiana vantata in tutto il mondo.



Il Colonnello della Guardia di Finanza Agostino Brigante, parlando della contraffazione, sottolinea che i prodotti maggiormente falsificati sono “la bigiotteria, i giocattoli (comprese console e software), poi gli accessori per l’abbigliamento e la cura della persona”. Presente nella diretta di UnoMattina anche Luigi Scordamaglia, presidente di Filiera Italia che, dal palco della giornata nazionale del Made in Italy ha ricordato che “viviamo in un mercato aperto e vogliamo lo stesso livello di controlli in Italia e negli altri paesi. Non vogliamo che arrivino prodotti che mettono a rischio i consumatori e l’intera filiera. Un dato dalla piattaforma di segnalazione rapida: nei prodotti italiani si sono rilevate lo 0,6% di contaminazioni, in quelli importati 10 volte di più”.



Brigante: “Per tutelare il Made in Italy esiste una piattaforma online per i consumatori”

Tornano allo studio e a Brigante, il colonnello ha parlato anche dei vari sistemi di prevenzione e tutela contro la ‘piaga’ della falsificazione dei prodotti italiani, ponendo l’accento sul “principio della rete. Noi collaboriamo, nel settore della contraffazione, con l’ufficio Brevetti e marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy; nell’agroalimentare con l’Ispettorato centrale per la tutela della qualità”. Dal punto visita del consumatore, invece, ricorda che esiste “il sistema informativo anti-contraffazione: una piattaforma gratuita a cui si può accedere per verificare le informazioni utili per evitare di comprare i prodotti contraffatti o non sicuri”. Piattaforma di tutela del Made in Italy che funziona anche per “le aziende [che] possono registrarsi e fornire informazioni sul loro brand, oltre che segnalare le eventuali violazioni”.



Infine, “c’è anche la piattaforma Rapex, che a livello comunitario segnala tutti i prodotti che rappresentano un rischio grave per la salute del consumatore”. In questo caso, “noi svolgiamo due attività: innanzitutto, quando si sequestra un prodotto ci viene segnalato e noi lo aggiungiamo alla piattaforma; la seconda attività, invece, è passiva e quando altri stati segnalano prodotti rischiosi noi li inviamo ai reparti territoriali che”, conclude Brigante, “procedono ai sequestri“.