“Io non ho l’odio dentro di me, non ho la rabbia non penso a lui, anche se a volte lo sogno. Sono incubi. Sogno che vuole uccidere anche me o lo vedo che uccide loro…”. A parlare è Madè Neumair, 32enne sorella di Benno, in carcere con l’accusa di aver ucciso i genitori Peter e Laura Perselli il 4 gennaio 2021, per poi occultarne i cadaveri gettandoli nel fiume Adige. Madè ha parlato oggi ai microfoni del Corriere della Sera, è ovviamente provata da questa vicenda terribile, ma non si sta perdendo un’udienza del processo in corso, nonostante la stessa viva a Monaco di Baviera, dove lavora come chirurgo.



La sorella di Benno Neumair ha svelato di aver sentito la mamma al telefono pochi minuti prima che la stessa rientrasse in casa, e trovasse la morte. “Ho mandato a mamma una foto. Non l’ha visualizzata e mi sembrava strano ma ho pensato: sarà crollata dalla stanchezza – ha raccontato la sorella del presunto omicida – il mattino dopo però c’era ancora una sola spunta di WhatsApp. Allora ho scritto a papà: tutto bene? Quando ho visto che anche lui non rispondeva ho cominciato a chiamare tutti. Ho chiamato Benno, mi ha detto che era fuori con il cane a camminare… Sa quando si conosce bene una persona e si capisce che sta mentendo?”.



BENNO NEUMAIR, LA SORELLA MADE’: “C’ERANO TROPPE COSE CHE NON TORNAVANO…”

Poi ha continuato: “C’erano troppe cose che non tornavano… Come primo pensiero mi sono detta: non sono più vivi. Poi ho pensato: li sento vicinissimi, ovunque. E infine ho detto a me stessa che per 26 anni avevo avuto i migliori genitori del mondo. Era il mio modo di prendere coscienza di quello che probabilmente era successo. Non dovevo crollare perché se fossi crollata in quel momento non mi sarei più rialzata”.

Madè ammette di aver avuto grande ammirazione per il fratello Benno Neumair quando i due erano piccoli: “Da piccoli abbiamo giocato tantissimo – prosegue la donna – era molto ambizioso, tenace. Quando voleva fare una cosa ci riusciva sempre e io ero affascinata da questa sua capacità. Volevo fare sempre quello che faceva lui: i compiti, pescare… Non ho brutti ricordi dell’infanzia con lui. Terrò gli album delle foto”. Madè, in conclusione di intervista, ammetta di sognare spesso il fratello Benno Neumair: “Io non ho l’odio dentro di me, non ho la rabbia. Non penso a lui, anche se a volte lo sogno. Sono incubi. Sogno che vuole uccidere anche me o lo vedo che uccide loro…”.