Madè Neumair, sorella di Benno (accusato di aver commesso l’omicidio di Bolzano nel quale hanno perso la vita i suoi genitori Laura e Peter), ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni della trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado”, condotta da Gianluigi Nuzzi e andata in onda nella serata di venerdì 4 marzo 2022. La giovane, comprensibilmente ancora scossa per il dramma familiare vissuto, ha esordito dicendo: “Benno non mi ha mai cercato attraverso una lettera o un messaggio, né in maniera diretta, né mediante i suoi avvocati. Questo mi fa ovviamente pensare che il pentimento da parte sua sia ancora un concetto lontano. Voglio la verità, voglio sapere cosa è accaduto ai miei genitori quella sera”.
Qual è l’ultimo ricordo che Madè Neumair ha di loro? “Li avevo visti l’ultima volta il 26 dicembre 2020. Abbiamo trascorso il giorno di Natale assieme, poi l’indomani mi hanno accompagnato alla stazione ferroviaria di Bolzano. Mamma, quando il treno su cui ero salita è partito, si è messa a correre lungo il binario per 10-20 metri come una ragazzina per salutarmi, sorridendo”. L’ultima conversazione risale invece al 4 gennaio: “Mia madre mi aveva telefonato alle 18.33, mentre rincasava. Avevamo chiacchierato un pochettino e non vedeva l’ora di tornare dal papà. Qualche minuto dopo è salita in casa ed è finita nelle mani di mio fratello Benno”.
MADÈ NEUMAIR: “IL RICORDO PIÙ DOLOROSO DEI MIEI GENITORI? SAPERE COME SONO MORTI…”
Nel prosieguo del suo intervento audiovisivo a “Quarto Grado”, Madè Neumair ha sottolineato che i suoi genitori, Laura e Peter, erano persone “molto felici. Mamma era una donna gioiosa, aperta, comunicativa. Era una madre dolce e affettuosa. Papà era sicuramente più riservato, molto curioso. Ci ha sempre trasmesso grande calma e un senso di sicurezza”. La cosa che genera maggiore dolore quando pensa a loro è “il fatto di sapere come sono morti. Sapere che non è stato un incidente, sapere come hanno passato i loro ultimi minuti di vita, sapere che hanno sofferto, che c’è stata violenza e si sono accorti di chi gli stesse facendo del male. Questo mi spezza il cuore ogni giorno”.
Essendo mancati all’improvviso, “quando li penso li vedo un po’ dappertutto – ha concluso Madè Neumair –. La camicia preferita di papà, gli orecchini della mamma, il loro modo di dire le cose, la loro voce… Forse questa è la capacità dei genitori di essere immortali”. Intanto, il legale difensore di Benno, Flavio Moccia, ha sottolineato la volontà da parte del suo assistito di riavvicinarsi alla sorella: “La vicinanza che c’era in aula con Madè lo ha sconvolto – ha precisato l’avvocato –. Da quello che sappiamo noi, lui desidera avere di nuovo un rapporto con la sorella. L’abbiamo trattenuto noi, perché questo comportamento potrebbe apparire strumentale e finalizzato a ottenere attenuanti generiche. Il desiderio di riavvicinamento sicuramente da parte sua c’è. In fondo, sono rimasti solo loro due…”.