Qui sotto trovate il messaggio integrale donato dalla Madonna di Medjugorje alla veggente Mirjana, ma in realtà “regalato” all’intera umanità: nel mistero di queste apparizioni da oltre trent’anni si cela un costante, fitto, invito semplicissimo alla conversione e alla preghiera. Nessuna “ricetta facile”, nessuno “scambio” richiesto e nemmeno nessun invito ai “buoni sentimenti” molto laici ma anche tremendamente secolarizzati: niente di tutto questo, le parole della GOSPA sono sempre un’occasione di riflessione interiore e comunitaria su quali sfide ancora oggi, negli anni Duemila, l’umanità è chiamata a dirimere di fronte ad una proposta e testimonianza continua come quella del Figlio Suo Unigenito. «Laddove regna l’amore, il tempo non si conta più. Noi siamo con voi! Mio Figlio vi conosce e vi ama», un passaggio se volete anche “già sentito” ma che ribadisce la centralità del messaggio di Cristo nella storia, una “parola” d’amore che viene dalla “carne” di chi quell’amore ha saputo donarlo fino all’ultimo uomo presente su questa Terra. Come recitava la stessa Madre di Gesù in un messaggio a Medjugorje nell’ottobre 2002, «Pregate e credete figlioli, Dio vi da delle grazie e voi non le vedete. Pregate e le vedrete. Che la vostra giornata sia riempita di preghiera e ringraziamento per tutto quello che Dio vi da».



IL MESSAGGIO DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE

Alle ore 8.35, come di consueto alla Croce Blu ai piedi della collina del Podbrdo sopra Medjugorje, la Madonna è apparsa alla veggente Mirjana consegnandole il messaggio poi rilanciato in poco tempo e in tutte le lingue praticamente in ogni angolo del globo. Non è un appuntamento “formale”, ma un vero e proprio incontro che la donna racconta sempre con occhi colmi di gratitudine dopo oltre 30 anni di apparizioni mensili: nell’ultimo invito alla conversione richiamo dalla GOSPA vi si trova lo splendido passaggio che testimonia in profondità cosa sia il cristianesimo e perché non sia “assimilabile” alle altre religioni, «in mezzo a coloro che amano mio Figlio e che si amano reciprocamente per mezzo del Suo amore, le parole non sono necessarie, basta lo sguardo per sentire le parole non dette, non pronunciate e i sentimenti non espressi». Il cristianesimo è un incontro, uno sguardo, prima ancora di un discorso: ecco dunque il nuovo messaggio, tutt’altro che banale, in arrivo da Medjugorje con l’invito per l’appunto a seguire uno sguardo prima ancora che imparare un discorso. «Cari figli, mentre guardo voi che amate mio Figlio, il mio cuore è colmo di tenerezza. Vi benedico con la mia benedizione materna. Con la mia benedizione materna benedico anche i vostri pastori. Voi che pronunciate le parole di mio Figlio, benedite con le Sue mani e lo amate così tanto che siete pronti, con gioia, a fare ogni sacrificio per Lui. Voi che seguite Lui che è stato il prima pastore, il primo missionario. Figli miei, apostoli del mio amore, vivere e operare per gli altri, per tutti coloro che amate per mezzo di mio Figlio, è gioia e consolazione per la vita terrena. Se per mezzo della preghiera, dell’amore e del sacrificio, il regno di Dio è nei vostri cuori, allora la vostra vita è gioiosa e serena. In mezzo a coloro che amano mio Figlio e che si amano reciprocamente per mezzo del Suo amore, le parole non sono necessarie, basta lo sguardo per sentire le parole non dette, non pronunciate e i sentimenti non espressi. Là dove regna l’amore, il tempo non si calcola più. Noi siamo con voi. Mio Figlio vi conosce e vi ama. L’amore è ciò che vi porta a me e per mezzo di questo amore, io verrò sempre da voi e vi parlerò delle opere della salvezza. Desidero che tutti i miei figli, abbiano la fede e i sentimenti e sentano il mio amore materno che vi conduce a Gesù. Perciò voi, figli miei, dove andate, illuminate con l’amore e con la fede come apostoli dell’amore. Vi ringrazio».



L’ATTESA PER IL MESSAGGIO A MIRJANA

Il penultimo messaggio della Madonna di Medjugorje prima di quello di Natale è atteso oggi, come ogni secondo giorno del mese, da tutti i pellegrini e affezionati al mistero delle apparizioni della Regina della Pace ai veggenti bosniaci: nella particolare e finora “inspiegabile” (a livello medico e psicologico) apparizione della GOSPA a Mirjana Dragicevic Soldo verrà consegnato un messaggio poi da diffondere in tutto il mondo e come ogni 2 del mese ciò potrebbe avvenire già a a partire da questa mattinata. Con l’Avvento cominciato ieri ufficialmente, la cristianità si avvicina a grandi passi verso il Natale del Signore e con essere il rapporto filiale e santo tra la Madonna e il Figlio Unigenito: di quel rapporto si è parlato anche nel precedente messaggio di Medjugorje a Mirjana esattamente un mese fa, «Un unico cuore in un solo cuore: amore, luce e vita. Il Padre Celeste si è donato mediante un volto umano, e tale volto è il volto di mio Figlio. Voi, apostoli del mio amore, voi dovreste sempre portare il volto di mio Figlio nei vostri cuori e nei vostri pensieri. Voi dovreste sempre pensare al suo amore e al suo sacrificio. Dovreste pregare in modo da sentire sempre la sua presenza». Non solo, nel messaggio di una settimana fa all’altra veggente di Medjugorje Marija Pavlovic la Regina della Pace aveva affidato queste altre intenzioni: «figlioli, pregate per la pace nei vostri cuori e nelle vostre famiglie affinché Gesù possa nascere in voi e darvi il Suo amore e la Sua benedizione».



MESSAGGIO MADONNA DI MEDJUGORJE: IL TEMPO D’AVVENTO

In un passato messaggio consegnato dalla Madonna ai veggenti di Medjugorje – era il 25 ottobre 2004 – con l’avvicinarsi del tempo di Avvento la GOSPA aveva spiegato così il senso profondo della Sacra Famiglia di Nazareth, con un’attualità incredibile: «nel cuore della vostra famiglia ci sia Gesù. Imparate nella preghiera ad amare tutto ciò che è santo. Imitate la vita dei santi, che loro siano per voi un incentivo e maestri sulla via della santità. Che ogni famiglia diventi testimone dell’amore in questo mondo senza preghiera e senza pace». Andando poi a recuperare diversi altri messaggi rilasciati dalla Madonna nel tempo di Avvento, il fattore comune che si scopre è quel senso di invito alla preghiera e alla conversione, anche per quei figli che si dicono cristiani e che partecipano ai riti in Chiesa nel tempo delle Feste natalizie: era l’11 dicembre 1986 quando la Regina della Pace sottolineava «vi invito a pregare in modo particolare in questo tempo (di Avvento) per essere in grado di gustare la gioia dell’incontro con Gesù che nasce. Io, cari figli, desidero che viviate questi giorni come li vivo io, con gioia. Desidero guidarvi e mostrarvi la gioia alla quale io desidero condurre ognuno di voi. Perciò, cari figli, pregate e abbandonatevi a me totalmente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!». Ieri il Papa, iniziando ufficialmente il tempo di Avvento, ha descritto così il rapporto tra la Madonna e il Figlio Gesù: «il nostro cuore sarà pieno di gioia, e potremo portarla dove c’è tristezza; sarà colmo di speranza, da condividere con chi l’ha perduta. Immedesimiamoci in Maria, che depose il suo Figlio nella mangiatoia, perché non c’era posto in una casa. Con lei e con San Giuseppe, suo sposo, teniamo lo sguardo rivolto al Bambino Gesù. Il suo sorriso, sbocciato nella notte, disperda l’indifferenza e apra i cuori alla gioia di chi si sente amato dal Padre che è nei cieli».