IL MESSAGGIO DEL PARROCO DI MEDJUGORJE DOPO IL “NULLA OSTA” DI PAPA FRANCESCO

Quel “nulla osta” (il “Nihil obstat”) della nota in Vaticano sulla “Regina della Pace” ha cambiato molto nella concezione generale ed ecclesiale della Madonna di Medjugorje e del suo messaggio diffuso in tutto il mondo ogni 25esimo giorno del mese. Lo ha ben spiegato il parroco della chiesa locale di Medjugorje, padre Zvonimir Pavičić, nella Santa Messa concelebrata con altri 96 sacerdoti fuori dalla parrocchia di San Giacomo.



Erano passate ancora poche ore dal clamore per il via libera del Vaticano all’esperienza spirituale sgorgata nei luoghi delle apparizioni che fra Zvonimir ricordava alle migliaia di fedeli giunti a Medjugorje la grande paternità di Papa Francesco e della Chiesa: «Quante preghiere sono fluite qui, tante grida a Dio, tante storie di vita… E Dio ascolta le grida del suo popolo». La comunità di Medjugorje, che nelle prossime ore attende il secondo messaggio dopo il “nulla osta” del Vaticano, si dice molto grata della «meravigliosa notizia» giunta dal Dicastero, «siamo grati a papa Francesco che ha nel suo cuore questo piccolo luogo di grande fede. Siamo grati a Dio perché ci chiama sempre di nuovo alla sua vicinanza e ci nutre con la sua Parola e il corpo di Cristo». La gratitudine finale, per il parroco, è proprio per la Madonna Regina della Pace che instancabilmente da oltre 40 anni si fa vicino al popolo di Medjugorje, «ha dato inizio a tutto questo e guida tutto».



ATTESO OGGI IL MESSAGGIO DELLA MADONNA DA MEDJUGORJE: L’APPARIZIONE A MARIJA E L’APPROVAZIONE DEL VATICANO

Quello di oggi 25 ottobre 2024 sarà il secondo messaggio della Madonna di Medjugorje diffuso dalla veggente Marija Pavlovic dopo l’approvazione del visitatore apostolico del Vaticano, l’arcivescovo Aldo Cavalli avvenuta per la prima volta lo scorso messaggio di settembre. Tutto è infatti cambiato da quello storico 19 settembre 2024, con il “verdetto” della Santa Sede sul culto e la presenza dello Spirito Santo nella realtà misteriosa di Medjugorje: se infatti i pellegrinaggi già da tempo erano ammessi dalle varie Diocesi, il “nihil obstat” del Dicastero per la Dottrina della Fede – con firma di Papa Francesco – ha riconosciuto la devozione, il culto e la presenza dello Spirito Santo nei luoghi delle “presunte” apparizioni della Madonna in Bosnia.



Con una procedura lievemente modificata ora con il passaggio necessario alla valutazione del Visitatore Apostolico del Vaticano a Medjugorje, è atteso per questa sera il messaggio consegnato dalla “Gospa” alla veggente Marija Pavlovic Lunetti (che va ricordato essere l’unica assieme a Vicka Ivanković e Ivan Dragićević a ricevere ancora tutti i giorni le apparizioni della Madonna) per essere poi diffuso a tutto il mondo. Dopo l’approvazione di mons. Cavalli, il messaggio della Madonna sarà disponibile in tutte le lingue per poter ricevere l’invito alla conversione, la preghiera per la pace globale e la riflessione mensile sulla stretta vicinanza tra il Signore Gesù e il cuore dell’uomo. La svolta data dalla Chiesa nel riconoscere la presenza dello Spirito «per il bene del popolo di Dio» è dunque solo all’inizio e viene già valutata per i frutti positivi che scorgano ogni giorno dalle migliaia di conversioni e pellegrinaggi nei luoghi mariani di Medjugorje.

PARLA IL VISITATORE DEL VATICANO SULLE APPARIZIONI A MEDJUGORJE: “LA MADONNA, I PAPI E IL MESSAGGIO”

Parlando lo scorso 19 ottobre all’evento a Mejdugore sui contributivi delle nuove evangelizzazioni, il Visitatore Apostolico scelto da Papa Francesco per seguire la crescita spirituale e religiosa della Parrocchia di Medjugorje, ha voluto riannodare i fili del corposo rapporto tra gli ultimi tre Papi e la piccola cittadina bosniaca. Sebbene su apparizioni e messaggio della Madonna a Medjugorje permane la sospensione del giudizio, il via libera del Vaticano sul culto e la presenza dello Spirito non nasce certo oggi.

Da San Giovanni Paolo II a Benedetto XVI fino allo stesso Papa Francesco, tutti gli ultimi tre Pontefici hanno mostrato pieno interesse e affetto per il luogo dove più di 40 anni fa avvenivano le prime misteriose apparizioni: mons. Cavalli sottolinea come Wojtyla avrebbe voluto venire fin dai primi momenti dei giovanissimi veggenti a Medjugorje ma i tempi non erano ancora maturi per un passo del genere. Ratzinger con la Commissione Ruini diede un impulso decisivo per provare ad avvicinare la realtà diocesana con quella locale dei primi ingenti pellegrinaggi. È proprio con quella inchiesta ufficiale della Santa Sede che vennero riconosciute come reali e veritiere le prime 7 apparizioni della Madonna a Medjugorje. Da ultimo, il via libera ai pellegrinaggi diocesani e ovviamente il “Nihil Obstat” sono le grandi eredità del Pontificato di Francesco per la vicende straordinarie ancora in corso a Medjugorje. Il Visitatore Apostolico, pur nel rispetto del verdetto ancora comunque prudente del Vaticano, sottolinea come per la Chiesa d’ora in poi non vi è nulla in contrario nell’andare a visitare quei luoghi: «andate a Medjugorje, perché è un luogo di profonda spiritualità e di fede che vale per il mondo intero».