La puntata di stamane di Storie Italiane ha aperto con il caso della Madonna di Trevignano e le ultime novità dopo il decreto del vescovo. “I coniugi Cardia hanno detto che non arretreranno, stanno organizzando il nuovo incontro per il tre aprile”, ha commentato Roberta Spinelli, inviata di Storie Italiane da Trevignano.
“Dal 3 marzo è stato cambiato il nome del canale ufficiale della diretta non più Madonna di Trevignano, ma la regina del rosario e la stessa cosa è avvenuto su un altro canale social di una community che ha più di 17mila persone”. Intanto Paola Felli, ex portavoce della Madonna di Trevignano, ha ricevuto delle minacce: “Io ho presentato denuncia per minacce”, ha spiegato la stessa, in collegamento con il programma di Rai Uno Uno.
MADONNA DI TREVIGNANO, L’ESPERTO SULLE STIGMATE
Armando De Vincentiis, psicologo ed esperto di fenomeni paranormali, ha parlato con Storie Italiane, dicendo: “Le stigmate della Scarpulla? Nulla a che vedere con qualcosa di carattere medico, basta una pomata per le mani e si ottiene lo stesso risultato. Da quello che si vede non sembra trattarsi di alcuna lesione medica. Non c’è nulla di genuino in quello che è accaduto a Campo delle Rose. Le stigmate non sono reali, nel senso che non sono sovrannaturali, potrebbero esserci delle lesioni ma scientificamente il fenomeno è privo di fondamento”.
E ancora: “Questi fenomeni di massa sono espressioni di un bisogno collettivo, è il gioco del relazionare, un bisogno di fede e speranza che si radica nelle persone e che trova un punto di riferimento in una persona che dice di avere dei poteri di natura miracolosa”. E ancora: “Quello di Trevignano è solo una dinamica sociale, dal punto di vista scientifico non c’è nulla di genuino”, ribadisce l’esperto. I fedeli comunque non si fermano e sembrano intenzionati a continuare Gisella: “Noi continueremo a venire qui a Campo delle Rose, il decreto del Vescovo è un’indicazione, un consiglio, non un divieto”.
MADONNA DI TREVIGNANO, PAOLA FELLI: “C’E’ UN MONDO DIETRO…”
Paola Felli ha ripreso la parola precisando: “Il popolo di Gisella voleva sapere se le stigmate fossero vere o no, noi ne possiamo parlare fino alla fine dei tempi ma se questo elemento non viene portato alla luce… Il discorso è staccare il popolo di Gisella Cardia da quella parte che lei usa per entrare in empatia con i fedeli. A quel punto sarebbe scattato il discorso della truffa, invece così è tutto in salita, non facciamoci illusioni. Così facendo nessuno può vietare loro di dire un rosario”.
Paola Felli ha spiegato di aver sentito ieri Luigi Avella, altro ex fedele di Gisella: “Ci siamo sentiti per tre ore e sono ancora più preoccupata perchè dietro a questa storia c’è un mondo di cui non possiamo parlarne ne io ne Avella, la cosa certa è che non finirà, la cosa avrà un proseguo più pesante perchè più si indaga escono novità. Io e Avella abbiamo deciso di confrontarci periodicamente, anche giornalmente per vedere come poter aiutare al meglio tutte le persone che si stanno interessando della vicenda”.