Storie Italiane si è occupata anche questa mattina del caso della Madonna di Trevignano, tenendo conto che il 3 del mese è alle porte, giorno storicamente di apparizioni. In collegamento con il programma di Rai Uno vi era il noto Luigi Avella, fra i principali “accusatori” della veggente Gisella Cardia. “Potrebbe essere l’ultima volta – ha detto Roberta Spinelli, inviata di Storie Italiane, aggiornando la vicenda – che Gisella leggerà un messaggio ricevuto dalla Madonna in località campo delle Rose? Forse sì perchè il cerchio si stringe, la guardia di finanza sta intensificando i controlli, ed è previsto un nuovo sopralluogo sulla collina delle apparizioni. Inoltre sono già state segnalate delle irregolarità che andranno ad arricchire il fascicolo già aperto in procura”.



Roberta Spinelli ha proseguito, parlando delle ultime novità circa il caso della Madonna di Trevignano: “Potrebbero essere stati contattati i responsabili della società che hanno effettuato le famose trivellazioni. Potrebbe essere l’ultima apparizione perchè Luigi Avella ha fatto denunce e potrebbe quindi esserci un sequestro preventivo, e quel terreno diventare di proprietà di Luigi”.



MADONNA DI TREVIGNANO, AVELLA: “ECCO COSA PUO’ SUCCEDERE ORA”

Luigi Avella ha precisato a riguardo: “Io posso chiedere entro 5 anni di avere indietro le donazioni e la legge mi consente di chiedere il sequestro cautelativo delle proprietà. Se il giudice accetta la mia richiesta saranno messi i sigilli”.

Avella ha continuato: “Se poi loro vogliono opporsi con una causa in tre gradi di giudizio che dura 20 anni, per 20 anni ci saranno i sigilli e quindi alla fine il terreno non sarà di nessuno, poi se nell’ultimo giudizio dovessero darmi ragione o mi ridanno i soldi delle donazioni o divento proprietario delle proprietà dell’associazione. Divento veggente? No quello non succederà mai dopo aver sentito cose gravissime”. Una situazione che sembra che si stia quindi delineando in negativo per la veggente Gisella: vedremo come evolverà nei prossimi tempi. Luigi Avella ha concluso come una furia: “Io spero che la procura intervenga il prima possibile perchè mi sta facendo ammalare questa storia, devono intervenire prima che ci scappi il morto! Mi incatenerà davanti al ministero di grazia e giustizia se il ministro non interviene”.