Nino Marazzita, legale di Gisella Cardia, la veggente della Madonna di Trevignano, ha parlato a Storie Italiane: “La libertà di religione garantisce a ciascuno di professare la propria fede. Anche all’interno delle religioni più diffuse c’è libertà. Ognuno è libero anche rispetto a fenomeni che si ritengono non spiegabili. Il mio compito è quello di difendere Gisella Cardia dalle aggressioni di notizie non fondate. Hanno detto che Gisella è fuggita ma non è vero, si è spostata per la Pasqua. Ho sollecitato il vescovo a dare i risultati di quei rilievi fatti nel 2016 dei quali non si era avuta più notizia”.
L’avvocato ha sottolineato ancora: “È possibile decorare il luogo con panchina provvisorie ma non è possibile posizionare cose inamovibili. Le donazioni invece sono lecite nel momento in cui non vi è una costrizione. Da Bruno Vespa ho sentito una persona che ha assistito ad una vicenda del miracolo, che anche avendo cambiato l’opinione su Gisella, non ha cambiato idea sul fatto”.
Costituito un comitato sulla Madonna di Trevignano
Il legale Serao, che ha costituito un comitato di cittadini privati per analizzare gli atti e trovare eventuali responsabilità, ha specificato a Storie Italiane: “È l’ente parco che deve fornire a questo comitato risposte precise. La prima azione che faremo è indirizzare una richiesta di accesso agli atti. Dopodiché si faranno degli interprelli. Per far sì che non vengano rigettate le richieste ho ritenuto necessario costituire questo comitato”.
L’avvocato del comitato ha spiegato ancora: “Lei in queste varie dichiarazioni ha sempre detto che quella è una zona parco. La fondazione di questo comitato è servita a fermare questa continua volontà di trasgredire le norme delle opere realizzate non per spirito divino. Volevo poi precisare che il comitato contesta norme per un danno ambientale. Non riusciamo ancora a capire il motivo per cui non viene ancora dato credito al comitato. Non agiamo nei confronti della signora ma chiediamo informazioni sulla onlus”.