Storie Italiane torna a parlare del caso della Madonna di Trevignano con tutte le ultime novità. In collegamento vi era Paola Felli, ex portavoce dell’associazione della Madonna di Trevignano che oggi rappresenta una delle principali accusatrice: “Più parlo e più mi sento protetta dalle minacce quindi la visibilità mi da modo di ripararmi”.



Sulle ultime novità Paola Felli ha precisato: “Di solito mi faccio le denunce da sola ma vedendo quanto è emerso e dopo aver parlato con Avella mi sono convinta che non potevo più farcela da sola e mi sono rivolta a due avvocati, ho dato mandato a loro per fare una sorta di pool perchè dobbiamo vagliare diverse situazioni, usciranno altre denunce sicuramente da parte mia”.



MADONNA DI TREVIGNANO, MARCHIGNOLI: “SOTTO L’ASPETTO GIURIDICO…”

E ancora: “Sostenendo delle tesi che erano difficili da sostenere mi ha esposto a delle problematiche dal punto di vista lavorativo e sul privato”. Eleonora Daniele ha intervistato in collegamento anche Solange Marchignoli, neo-avvocato della veggente Gisella: “Io ho ricevuto il mandato ieri – ha precisato – c’è un collega che segue la signora con me, è una realtà molto copiosa. Sono abituata a rispondere dopo aver studiato. Dobbiamo dividere gli argomenti: da una parte il profilo giuridico e dall’altra quello del sentire.



“Sotto l’aspetto giuridico – ha continuato – ho letto e sentito che vengono mosse delle contestazioni, quindi noi avvocati sulle denunce non possiamo esporci più di tanto. I processi si fanno in tribunale”, precisa l’avvocato che poi aggiunge: “Quando si parla di lavaggio del cervello o similari dobbiamo ricordare che il reato di plagio non esiste più, rimane la circonvenzione di incapace”

MADONNA DI TREVIGNANO, PAOLA FELLI: “UNA PERSONA FRAGILE…”

L’avvocato della veggente di Madonna di Trevignano ha aggiunto: “Quando si dice che ‘sono stata manipolata’, bisogna confrontarsi anche con un reato, sarà felice di parlare con gli avvocati della signora”. Paola Felli ha poi precisato di aver fatto delle denunce contro ignoti e una per diffamazione a mezza stampa, anche se non è ben chiaro contro chi se la famiglia Cardia o altri. “E’ vero che il plagio non c’è più – precisa – ma esistono ancora persone che se ne approfittano di altre fragili. Non è che se uno ne parla usa paroloni, noi siamo fatti di un’anima dentro, ci sono cose delle sfera privata che sono attaccabili”.

“Quindi andare in tv – ha proseguito Paola Felli – a difendere per poi trovarmi delle denunce per cose che lei mi ha detto di dire significa usare una persona per mezzi propri. C’è una situazione legislativa deficitaria, non si protegge più una categoria fragile. Non sono una persona malata da tutelare ma mi sono spinta ben oltre quella che viene usata come normale e umana concezione razionale, sono andata da chi diceva di dispensare miracoli. E’ vero che non posso dire che sia una truffa, ma alcune persone sono state violate. Qualcuno ha usato della mia buona fede”.