Luigi, ex collaboratore di Gisella, la veggente di Trevignano, parla a Storie Italiane. L’uomo, dopo essersi reso conto di essere stato truffato, ha denunciato la donna e adesso ha preso anche un’altra scelta importante”. Ho deciso di fare la revoca delle donazioni”, che come spiega l’avvocato presente in studio è consentita “per gravi motivi”. Non avendo l’autorizzazione per la realizzazione di un pozzo di “acqua miracolosa”, spiega l’inviata che hanno avuto l’idea di fare una cisterna gonfiabile nell’area del parco. Intorno 100 alberi che formavano un cuore e una croce.



La stessa Gisella, spiega l’inviata di Storie Italiane, chiedeva ai fedeli di pregare per l’autorizzazione alla realizzazione del pozzo. Secondo la veggente, infatti, sarebbe la Madonna a volere il pozzo di acqua santa. Il “santuario” si trova in un’area protetta dall’ente parco: dunque la donna non è stata autorizzata a svolgere un certo tipo di lavori, compreso l’impianto di irrigazione e la cisterna gonfiabile.



Madonna di Trevignano, cittadini sconsolati

Luca Gallon, vicesindaco di Trevignano Romano, a Storie Italiane, ha parlato di quello che accade il 3 del mese, quando la veggente Gisella vedrebbe la Madonna: “Mandiamo lì degli uomini. Sono soldi dei contribuenti. C’è un’attività di indagine ispettiva della polizia locale e degli genti guardiaparco per i lavori che stanno facendo (cisterna gonfiabile, ndr). Gli uffici sono sempre molto puntuali. Siamo a lavoro affinché tutto sia garantito nel rispetto della legge”. Luigi, ancora, spiega: “Quando io frequentavo Gisella, lei diceva ‘C’è il vincolo paesaggistico ma niente è impossibile a Dio. Al primo miracolo ci autorizzeranno. Io ho dato 95mila euro all’associazione e 30mila al presidente dell’associazione. Qualcuno ha insinuato che questi soldi li avessi dati privatamente”. I cittadini di Trevignano Romano sono desolati: “Non sappiamo più che fare. Mettono ciò che vogliono, è veramente scandaloso”.

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