Storie Italiane ha mandato in onda una testimonianza molto importante di una donna, una nonna, che ha raccontato di aver incontrato la veggente Gisella della Madonna di Trevignano per cercare un aiuto per la malattia che aveva colpito il nipote. Gisella non ha mai chiesto soldi ne ha tanto meno detto di abbandonare le cure, proponendo le preghiere. “Ho conosciuto Gisella a luglio del 2016 – ha raccontato la signora – l’ho conosciuta tramite un’amica che mi ha detto che c’era questa signora e allora ci sono andata. Mi sono avvicinata a lei per la malattia di mio nipote sperando che Gisella riuscisse a fare guarigioni e miracoli”.
Quindi la testimone ha aggiunto: “Quando l’ho conosciuta le ho detto subito di mio nipote e lei mi ha detto di fare delle preghiere e di mettermi insieme a loro di pregare. Con le preghiere mi ha detto che mio nipote poteva guarire, poi mi ha fatto acquistare delle medagliette che erano state benedette da lei e che dovevo mettere al collo di mio nipote e al braccio, io l’ho fatto ma mia figlia non voleva. Ho acquistato anche un libro, tipo una rivista, sempre loro. Ho acquistato anche un rosario di legno che mettevo nella borsa oppure sotto il cuscino, l’ho fatto sempre e solo esclusivamente per mio nipote, su indicazioni di Gisella”. Roberta Spinelli aggiunge: “La signora era talmente coinvolta che seguiva tutto ciò che le veniva detto da Gisella, è arrivata persino ad isolarsi”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MADONNA DI TREVIGNANO, COSA SUCCEDERÀ IL 3 MAGGIO? “ATTESA LA RISPOSTA DEL GIP SUL SEQUESTRO DEL TERRENO”
Si torna a parlare del caso della Madonna di Trevignano stamane a Storie Italiane. Cosa accadrà il prossimo 3 maggio, quando si terrà il classico incontro al Campo delle Rose? “Il GIP avrà dieci giorni per decidere – ha commentato Roberta Spinelli in diretta tv – se il sequestro del PM sarà accettato o meno, quindi sapremo se il terreno sarà sequestrato o meno, ci vorranno meno di dieci giorni, che sono i tempi tecnici, dopo di che si supererà la famosa data del 3 maggio, non sappiamo dove e si riuniranno per pregare”.
In collegamento vi era anche Paola Felli, ex portavoce dell’associazione Madonna di Trevignano, che ha spiegato: “Ci sono regole per fare dei raduni, quando c’è un assembramento di persone questo va gestito a norma di legge, quindi al di là della libertà di culto non ci sono salvaguardie, penso che purtroppo o per fortuna il sequestro del terreno verrà confermato”.
MADONNA DI TREVIGNANO, DE GIOIA: “SE CI SONO I SIGILLI SI RISCHIA…”
Il magistrato Valerio De Gioia in studio a Storie Italiane precisa: “I sigilli sono stati già apposti di conseguenza se vengono ignorati si rischia un reato ancora più grave di quello contestato. Se non vengono rimossi i sigilli alla fine quel terreno dopo un certo numero di giorni diventa dello Stato”.
Laura Serao, del comitato della legalità, in collegamento da Trevignano aggiunge: “Finalmente il nostro comitato inizia a vincere questa battaglia, è da giugno che chiediamo il sequestro del terreno, stiamo raccogliendo qualche frutto anche se le istituzioni negano comunque un nostro intervento risolutivo in tal senso”. Si attende ora la decisione del GIP: “A livello giuridico è uno dei passaggi – precisa Serao – poi in caso di convalida si aprono nuove battaglie, gli scenari sono ancora ampi”.
MADONNA DI TREVIGNANO, IL COMITATO VS IL SINDACO
“Cosa ci aspettiamo il 3 maggio? Bisognerà vedere quale sarà la decisione – aggiunge Elisa Polidori sempre del Comitato – dopo un anno di battaglia i reati erano presenti, quindi per quale motivo si è aspettato un anno per fare un sequestro che poteva essere fatto un anno fa? Ci fa pensare che il sindaco si è mosso solo dopo quando il Vescovo ha detto che non vi era nulla di soprannaturale al Campo delle Rose. L’amministrazione ha atteso un verdetto per tutelare un territorio”,
Eleonora Daniele però ribatte: “Non posso far passare questo messaggio, io ho parlato con la sindaca e ci ha raccontato che è da parecchio tempo che hanno presentato documenti, è più di un anno. Io non voglio difendere nessuno ma sapete benissimo che i tempi della burocrazia sono lunghi”. Roberta Spinelli aggiunge sulla vicenda: “Il Comitato si aspettava un’azione più rapida ma c’è una battaglia legale che vede da una parte il Comune di Trevignano e l’ente parco, e dall’altra l’associazione della Madonna, che dura da molti anni”.